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Bagni in mare sicuri
anche in tempi di Covid
grazie ai baywatch della Riviera

SAN BENEDETTO - Oltre 70 le postazioni di salvataggio tra Porto d'Ascoli e Pedaso, che assicurano ogni giorno il servizio nel rispetto di tutte le misure anti contagio. Buttafuoco, presidente dalla cooperativa: «Contiamo sulla collaborazione dei bagnanti. Rivolgersi sempre al bagnino per qualsiasi dubbio o necessità»
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di Salvatore Mastropietro

 

Dopo mesi e mesi di restrizioni anti-Covid la voglia di mare è ancora più forte rispetto al solito. Lo si sta vedendo da ormai un paio di settimane con bagnanti e turisti che, complice il tempo favorevole, hanno cominciato progressivamente a popolare le spiagge della Riviera delle Palme. La spensieratezza e la serenità che accompagnano le classiche giornate estive in riva al mare devono, però, essere accompagnate da quel giusto pizzico di attenzione e di sicurezza, assicurato nelle coste picene anche quest’anno dal personale della cooperativa della Società Nazionale di Salvamento.

Sono una 70ina le postazioni che coprono complessivamente la costa picena da Porto d’Ascoli fino a Pedaso. Presso le inconfondibili torrette, poste a distanza di 150 metri l’una dall’altra, il servizio è assicurato ogni giorno dalle 10 alle 18 dal personale reduce dai corsi di formazione che si sono tenuti negli ultimi mesi e tramite cui ogni partecipante ha conseguito tutti i brevetti necessari. In genere si tratta di ragazzi in giovane età in ottimo stato fisico e con pregresse esperienze nel mondo del nuoto, requisito indispensabile per vigilare in tutta sicurezza sulle nostre acque.

Baywatch in azione

Il personale è coordinato da Luca Buttafuoco, il presidente della cooperativa, che ha sottolineato come per l’importantissimo ruolo svolto da ragazzi e ragazze in tenuta rossa sia centrale la collaborazione di tutti i bagnanti fruitori del servizio: «Raccomandiamo sempre di rivolgersi al bagnino per qualsiasi dubbio e indicazione. Siamo sempre pronti per qualsiasi consiglio, soprattutto sul meteo e sulle condizioni del mare, che comunichiamo attraverso le bandiere. Osservare la bandiera rossa è fondamentale, così come la segnalazione in mare tramite le boe che segnano il limite delle acque sicure. Ricordiamo sempre, inoltre, che all’ingresso degli stabilimenti ci sono una serie di indicazioni e istruzioni affisse dalla Capitaneria di Porto. In tanti ignorano i cartelli, ma bisogna imparare a non trascurarli».

In generale la regola da seguire è sempre quella del “buon senso”, riconoscendo come il mare possa essere spesso una fonte di insidie: «Io dico sempre di ricordarsi delle regole “della nonna”. Tuffarsi subito in mare dopo aver fatto un pasto pesante è sempre controindicato. Allo stesso modo lo è anche fare il bagno dopo una lunga esposizione continuativa al sole. Una raccomandazione va fatta in particolare a genitori e bambini affinché vengano rispettati i limiti delle acque sicure, non solo in caso di mare agitato».

Bagnini all’opera col Pallone Ambu

Alle consuete regole da osservare per evitare i rischi del mare, anche quest’anno ci sarà da fare attenzione a tutta quella serie di misure anti-contagio predisposte: «Le regole sono grosso modo le stesse della scorsa estate. I protocolli sono abbastanza rigidi e prevedono il distanziamento e l’uso delle mascherine. È vero che la campagna vaccinale sta facendo passi in avanti, ma non bisogna abbassare la guardia. I nostri bagnini, ad esempio, sono attrezzati per rispettare misure come il distanziamento anche durante le operazioni di salvataggio».

La sicurezza delle operazioni di salvataggio è assicurata da tutta quella serie di attrezzature di cui è dotato ogni bagnino: «Quando c’è da intervenire in mare utilizziamo il nostro inconfondibile pattino di salvataggio. In caso di condizioni del mare troppo avverse, inoltre, ci sono a disposizione delle tavole stile surf e sub rescue. Per il resto, la strumentazione in dotazione dei bagnini è regolata da un’ordinanza dalla Guardia Costiera: binocolo, megafono, salvagente, pinne, maschere e boccaglio, rescue can, pocket mask per respirazione e pallone ambu. In spiaggia e in mare c’è sempre da fare attenzione ai fischi e alle comunicazioni che vengono tramesse tramite altoparlanti».

Tuttavia, sottolinea ancora Buttafuoco, la parola d’ordine è sempre “collaborazione”: «Delle volte basta veramente poco per evitare situazioni difficili. Contiamo quindi sempre nella collaborazione dei fruitori delle spiagge»


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