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Ambito XXII
e Bottega Terzo Settore:
«Dobbiamo essere pronti
alle sfide post covid»

ASCOLI - Importante traguardo nel rapporto di collaborazione tra l'associazione di Via Trieste e l'ente territoriale di cui il capoluogo piceno è capofila. Il sindaco Fioravanti: «Soddisfatto di questo lavoro, occorre dialogare e collaborare per dare esigenze alle esigenze sociali sempre crescenti». Il presidente Paoletti: «Co-progettazione centrale in vista dei fondi PNRR»
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di Salvatore Mastropietro

 

(foto Stefano Capponi)

Svolgimento di attività di interesse comune, realizzazione di una comunità inclusiva e soprattutto l’esigenza di farsi trovare pronti alle sfide sociali emerse con la pandemia: sono questi gli obiettivi dell’accordo di programma sottoscritto oggi, giovedì 1 luglio, tra Ambito Sociale Territoriale XXII e Bottega del Terzo Settore. L’iniziativa si è svolta presso la “Sala De Carolis e Ferri” del Palazzo dell’Arengo e ha visto la partecipazione di diversi esponenti dei protagonisti di questo accordo: l’amministrazione comunale con il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni, l’Ambito Sociale Territoriale XII con il coordinatore Domenico Fanesi e la Bottega del Terzo Settore con il presidente Roberto Paoletti.

Massimiliano Brugni e Marco Fioravanti

A prendere la parola inizialmente per illustrare questo accordo è stato l’assessore del comune di Ascoli Massimiliano Brugni: «E’ un accordo che riguarda non solo il territorio di Ascoli, ma tutti gli otto comuni che partecipano all’ambito territoriale in questione (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Folignano, Maltignano, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione, Venarotta). Si tratta di un percorso già intrapreso da tempo e che va nella direzione di quanto formalizzato lo scorso 19 novembre con l’istituzione assieme a 30 associazioni di un tavolo per il contrasto alla povertà. Quello che sigliamo oggi – ha continuato – è un accordo molto importante. La nostra Bottega del Terzo Settore ha sempre avuto un’importante collocazione nell’ambito dei servizi sociali. La collaborazione è da sempre ampia tra il terzo settore e i comuni del territorio, ma adesso è messa per iscritto con l’obiettivo di creare una rete. Oggi ci troviamo di fronte a numerose sfide a cui dovremo farci trovare pronti per sfruttare i fondi che arriveranno dall’Europa per il sociale».

Roberto Paoletti, Domenico Fanesi, Marco Fioravanti e Massimiliano Brugni

L’accordo si muove soprattutto nella direzione della co-programmazione tra gli enti che lo hanno sottoscritto, soprattutto in previsione dei fondi del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” che arriveranno nei prossimi mesi. Su questo è intervenuto Domenico Fanesi, coordinatore dell’Ambito Sociale Territoriale XXII: «La stella polare che ci ha mosso è sempre stata quella di mettere a fattor comune tutto quello che facciamo. Il tema del terzo settore è molto importante e sentito poiché l’amministrazione si sta rendendo conto di non avere pronte tutte le risposte all’ambito del sociale. Per questo motivo il terzo settore è diventato un nodo centrale della rete che andremo a formare attraverso la costruzione di una rete solidale tra associazioni e varie cooperative attraverso un protocollo in itinere. Guardiamo anche al “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, con cui avremo molte risorse nel sociale e dovremo arrivare attrezzate. Il mondo di oggi è diverso da quello pre-pandemia. Se non ci dotiamo di una rete agile non riusciremo a poter dare delle risposte e la co-programmazione si pone dunque come fondamentale».

L’accordo sancisce la stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Bottega del Terzo Settore, come illustrato dal presidente Roberto Paoletti: «La Bottega del Terzo Settore è nata anche in previsione di accordi come quello che formalizziamo oggi. Si va verso un accordo di programma che vede le amministrazioni pubbliche collegarsi agli enti del terzo settore. Collegarsi con noi vuol dire collegarsi con oltre 180 enti, di cui ben 110 inseriti in questo ambito territoriale. Tra qualche mese il Piano di Ripresa e Resilienza imporrà alle regioni di essere pronte ai bandi che verranno emessi. La co-progettazione sarà quindi fondamentale. Noi stiamo facendo sì che all’interno delle varie progettualità i volontari siano sempre più preparati. Questo territorio si trova ad affrontare sfide post pandemia, post terremoto e post decrescita demografica. Ci poniamo quindi come un partner importante per rispondere a questioni di emergenza e di disagio che si presenteranno».

Annarita Ciannavei

Intervenuto anche l’assessore alle politiche sociali del comune di Folignano, Costantino Nepi: «L’aspetto più importante credo sia quello della co-progettazione. Al giorno d’oggi ci troviamo a fronteggiare tanti bandi con scadenze ristrette e spesso non si ha il tempo di mettersi a tavolino per discutere. Come amministrazione di Folignano condividiamo quindi particolarmente questa iniziativa». Per gli altri comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale Sociale XXII presente anche la delegata per il comune di Venarotta Annarita Ciannavei.

La chiusura è stata affidata al sindaco Marco Fioravanti, che ha sottolineato molti degli aspetti emersi in precedenza: «Questo accordo nasce dall’esigenza creata da due fattori: i trasferimenti dello stato verso gli enti pubblici sono sempre minori, mentre le esigenze sociali sono sempre crescenti. L’unica strategia per rispondere in modo efficace ai vari segmenti del settore sociale è la condivisione tra terzo settore ed enti pubblici. Noi ad Ascoli abbiamo un terzo settore molto ricco, che ha una dimensione sussidiaria ed una forte etica. Oggi abbiamo l’opportunità di dialogare insieme e di conseguenza con tutti gli enti a cui si rivolge la Bottega del Terzo Settore. La co-progettazione sarà fondamentale poiché solo così riusciremo ad attrarre tutti i fondi che arriveranno. Personalmente sono molto soddisfatto poiché l’Ambito XXII è forse il migliore delle Marche. Stiamo lavorando in modo importante per cercare di dare risposte ed è bene sottolineare le cose che funzionano. All’interno della pandemia – ha concluso – ci siamo trovati di fronte ad un uragano che non conoscevamo, ma grazie a questo connubio con il terzo settore siamo riusciti ad essere reattivi come accaduto con i buoni emessi dal governo lo scorso anno».

 

 


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