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Medici di famiglia, carenze
e nuove assunzioni nel Piceno:
«Da quest’anno tutto più veloce»

SANITA’ - Lo annuncia il Direttore del Distretto Sanitario di Ascoli. In 12 andranno in pensione nel Piceno nel 2021. Ma sono già partite le lettere di incarico per alcuni sostituti. Di solito avveniva non prima di settembre. Ad avvertire i maggiori disagi sono i sindaci delle aree interne. Ecco chi sono i nuovi, quali le sedi carenti e come funziona la nomina
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La dottoressa Giovanna Picciotti

di Maria Nerina Galiè

Carenze di medici di famiglia, disagi per i cittadini e preoccupazione dei sindaci, nel Piceno come in tutto il resto delle Marche. Ma sembra che adesso il problema sia vicino ad essere risolto.
«L’Area Vasta 2 (di Ancona che gestisce le liste per conto della Regione Marche) sta affidando i nuovi incarichi con tre mesi di anticipo», lo afferma con evidente senso di sollievo la dottoressa Giovanna Picciotti, direttore del Distretto Sanitario di Ascoli.

«Forse nelle sedi preposte, con il Covid, ci si è resi conto dell’importanza della medicina territoriale», aggiunge.

COSA ACCADEVA NEGLI ANNI PASSATI – All’inizio di ogni anno si sa quanti medici se ne vanno, perché il limite è rappresentato dal compimento del 70esimo anno del professionista. E sono stati 8 a lasciare il camice nel 2020 nel solo Distretto di Ascoli e arriveranno a 12 nel 2021.
Eppure, da sempre, le carenze venivano evidenziate a marzo di ogni anno per formalizzare le nomine a settembre. In questo modo, per mesi, diverse sedi restavano scoperte con gli utenti costretti ad arrangiarsi come potevano, iscrivendosi nelle liste dei comuni limitrofi.
«Nel 2020, proprio a causa del Covid, gli incarichi sono stati affidati nel mese di novembre. Molto tardi. Ma tutti e 8 i medici in pensione sono stati sostituiti», afferma la dottoressa Picciotti.
Sono state proprio le località dell’entroterra ad aver avuto più problemi, quelle in cui la figura del medico di famiglia assume un ruolo ancor più funzionale, sia per la lontananza dai più importanti centri sanitari della provincia, ospedali e ambulatori diagnostici, sia per la maggiore concentrazione di popolazione anziana, più bisognosa di cure e meno in grado di spostarsi anche per pochi chilometri da soli.

Giuseppe Amici

LA PROTESTA DELLE AREE INTERNE – La questione è stata più volte sollevata dai sindaci di Palmiano, Giuseppe Amici che è anche presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, di Roccafluvione Francesco Leoni e di Montegallo Sergio Fabiani, presidente della Provincia di Ascoli.
La sede è rimasta scoperta dopo l’uscita dei dottori Gaetano Mariani, prima, e Domenico Di Fabio a primavera. E’ rimasto il dottor Antonio Orsini, con studio a Roccafluvione e che andrà in pensione a febbraio 2022, e l’appoggio – garantito per 3 volte la settimana a Roccafluvione ed una a Montegallo – da parte della dottoressa Rosanna Travasi che però ha l’ambulatorio principale ad Ascoli.
«Siamo passati da 3 medici (Mariani, Di Fabio e Orsini) ad uno e mezzo», lamentano Amici e Leoni.
«L’assenza di uno studio a Palmiano (nessuno infatti sembra aver dato disponibilità ad andare, ndr) – sono le parole del sindaco Amici – implica lo spostamento del cittadino a Roccafluvione o Venarotta (dove va anche Italo Paolini, medico di Arquata), con il conseguente intasamento degli ambulatori. Ed in questo periodo non è proprio la cosa migliore». 
Ma c’è preoccupazione anche da parte dei primi cittadini di Rotella e Montedinove, che rischiano di rimanere senza medico a settembre.

Francesco Leoni

LA NOVITA’ DI QUEST’ANNO – Le carenze (per pensionamenti o trasferimenti, perché ci sono anche quelli) sono sempre state individuate a marzo. Ma stavolta, le lettere d’incarico ai primi 7 professionisti, sulla base di una graduatoria regionale di 39 nominativi, sono già partite a giugno scorso. Entro 90 giorni, pena la decadenza dell’incarico, i medici designati dovranno aprire l’ambulatorio, per minimo 5 sedute la settimana, 2 delle quali anche pomeridiane.
LE CARENZE – Le sedi carenti individuate nel Distretto di Ascoli sono 14: 5 ad Ascoli, 2 a Folignano, 1 a Rotella, 1 a Comunanza, 1 a Roccafluvione, 1 a Castignano, 1 a Castel di Lama, 1 a Castorano, 1 a Maltignano, 1 a Rotella.

Tre nel Distretto di San Benedetto, di cui 2 a San Benedetto, ed una a Cupra Marittima.

I NUOVI MEDICIHanno già accettato la convenzione 5 medici, di cui 3 ad Ascoli, Jessica Bachetti, Mara Bartolini e Giacomo Camplese. Uno a Castignano (dove addirittura il medico che vi lavora andrà in pensione a novembre), Chiara Capponi la nuova. Ed uno a Castel di Lama, Giorgio Re.

Già assegnate ai dottori Silvia Candi e Pietro Paolo Girardi le sedi di San Benedetto.

La carenza si determina in ragione di un preciso calcolo che tiene conto del numero dei residenti, decurtato degli utenti “già soddisfatti”, cioè già in carico ad un medico.
Una sede si dichiara carente quando si rilevano almeno 300 persone che non possono effettuare la scelta del medico di medicina generale.


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