Alla cerimonia di riapertura al pubblico dell’area archeologica della Villa Marittima di epoca romana del Paese Alto, a San Benedetto sono intervenuti il sindaco Pasqualino Piunti e l’assessore comunale Annalisa Ruggieri, che hanno espresso tutta la soddisfazione per aver raggiunto questo importante obiettivo: «Per tutta l’estate potremo ammirare i bellissimi reperti di quella che fu una incantevole villa collocata sul colle che allora si affacciava sul mare – le parole di Piunti – testimonianza preziosa di come anche all’epoca si guardava a questo lembo di terra come luogo ameno dove trascorrere periodi di riposo. Il turismo e l’accoglienza qui sono sempre stati di casa».
Nel ringraziare gli archeologi che hanno lavorato agli scavi, l’Università “L’Orientale” di Napoli che ha fornito la preziosa consulenza specialistica e la Soprintendenza delle Marche che ha supervisionato l’intera operazione, l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri ha evidenziato come «in realtà la Villa occupasse un ampia porzione del vecchio incasato, anche perché, secondo le abitudini dell’epoca, essa accoglieva anche una zona dedicata alla produzione del vino. Voglio sottolineare – ha concluso l’assessore Ruggieri – come l’intera operazione sia stata finanziata da fondi regionali e nazionali, e questo va ad onore di coloro che, nell’Amministrazione comunale, hanno lavorato per rispettare i vincoli e i tempi imposti dai diversi bandi a cui abbiamo avuto accesso».
Una dettagliata illustrazione di quanto rinvenuto è stata fornita da Paola Mazzieri della Soprintendenza regionale e Fabrizio Pesando dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” che ha poi accompagnato le autorità e i cittadini intervenuti ad una visita guidata, sia degli scavi effettuati all’interno e all’esterno dell’ex scuola elementare. I lavori riprenderanno dopo l’estate con la realizzazione di due teche in acciaio e vetro destinate a proteggere i reperti, pannelli informativi, un nuovo arredo della parte di Piazza Sacconi interessata dagli scavi.
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