di Franco De Marco
Il Teatro Ventidio Basso è sicuramente il simbolo della vita culturale e collettiva di Ascoli. Nella speranza che il coronavirus allenti la sua morsa e che anche lo spettacolo dal vivo possa se non tornare alla piena normalità – purtroppo i segnali non promettono nulla di buono – almeno ad una quasi normalità, il Massimo ascolano si appresta a riaprire le porte.
Il 21 e 22 settembre è in programma il primo spettacolo della stagione di prosa (protagonista Elena Sofia Ricci) organizzata come sempre dal Comune e dall’Amat. Ad accogliere gli spettatori, pur in una sala a capienza ridotta a causa delle norme anti covid, ci sarà la cooperativa “Daluca” che si è aggiudicata l’appalto, indetto dall’Arengo, per il servizio appunto di accoglienza, gestione del bar e gestione – ecco la novità – delle visite all’interno dello storico edificio ottocentesco il cui progetto venne affidato nel 1839 all’architetto Ireneo Aleandri (suo anche lo Sferisterio di Macerata).
Il ritorno delle visite guidate nel teatro è da tempo un obiettivo preciso del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore comunale alla cultura Donatella Ferretti. La ridotta capienza della sala, purtroppo, sarà inevitabilmente un ostacolo per la programmazione di spettacoli particolarmente impegnativi come la stagione lirica ancora tutta da verificare.
La cooperativa “Daluca”, sede a Folignano, presidente Danilo Capoferri, composta da una quindicina di operatori ai quali si aggiunge secondo necessità una decina di collaboratori, quasi tutte ragazze, laureati o laureandi, in possesso di tutti i requisiti per primo soccorso, per servizio antincendio rischio alto e per il controllo del green pass, è stata giudicata, tra le 4 concorrenti, quella in grado di offrire il miglior rapporto qualità-prezzo. Per i prossimi tre anni (più uno) sarà dunque la cooperativa “Daluca” a gestire i servizi di sala nel Massimo cittadino.
Quali novità devono attendersi i frequentatori del Teatro Ventidio Basso? «Sarà un servizio potenziato e all’avanguardia – dichiara Danilo Capoferri – proporremo aperitivi culturali e piccola ristorazione in collaborazione con i migliori ristoratori del nostro territorio. Apriremo il teatro a visite guidate avvalendoci della professionalità di Valentina Falcioni e del suo staff per trasformare, quando possibile, il nostro teatro in un vero museo. Ci saranno anche altre sorprese. Cercheremo di trasformare il Ventidio in una fabbrica di posti di lavoro per produrre cultura, bellezza e tanta eleganza».
Nella determina del Comune per l’affidamento del servizio si prevedono per il 2021 10 eventi nel teatro e 5 nel foyer (16.000 euro di spesa), per il 2022 20 a teatro e 10 nel foyer (32.000 euro) e per il 2023 20 nel teatro e 10 nel foyer (32.000 euro).
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