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Accoltellamento a San Benedetto:
un arresto per tentato omicidio
e due per rissa aggravata

L'OPERAZIONE è stata portata a termine, in meno di 12 ore, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia della Riviera, guidati dal comandante Marco Vanni, coadiuvati dagli agenti del Commissariato di Polizia. In manette un uomo per tentato omicidio e due per rissa aggravata. La vittima, pure ritenuta responsabile della rissa, è stata trovata in un parcheggio a 2 chilometri dalla zona dove è avvenuta l'aggressione. E' ancora in prognosi riservata
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di Maria Nerina Galiè

 

Sono stati assicurati alla giustizia, e trasferiti nel carcere ascolano di Marino del Tronto, i responsabili dell’accoltellamento ai danni di un 38enne, G.E., accaduto a Porto d’Ascoli, nella zona via dei Mille-via Ponchielli, la notte scorsa.

La Caserma dei Carabinieri di San Benedetto

Su uno degli arrestati grava l’accusa di tentato omicidio. Gli altri due finiti in manette dovranno difendersi per rissa aggravata, come dovrà fare anche la vittima, ora in ospedale ed in prognosi riservata.

L’operazione è stata portata a termine, in meno di 12 ore, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Benedetto, guidati dal comandante Marco Vanni, coadiuvati dagli agenti del Commissariato di Polizia.

Il 38enne è stato trovato poco prima della mezzanotte di oggi, 26 agosto, dai sanitari arrivati a bordo dell’ambulanza medicalizzata della Potes del 118 di San Benedetto, con una profonda ferita all’addome, all’interno di un’auto, nel parcheggio del supermercato “Eurospin” di via Togliatti, a circa 2 chilometri dal luogo dell’aggressione.

I FATTI – Si è trattato di una rissa finita male e nella quale tutte e quattro le persone coinvolte, compreso il 38enne accoltellato, sono stati considerati responsabili.

Tutto è iniziato poco dopo la mezzanotte, quando un pregiudicato albanese, da anni residente in San Benedetto ha affrontato, a Porto d’Ascoli, un ragazzo del posto, anch’egli noto alle Forze dell’ordine, per motivi ancora in fase di accertamento.

L’alterco è velocemente degenerato, dalle parole si è passati ai fatti, e sono volati i primi pugni e schiaffi. A questo punto si sono messi di mezzo anche i rispettivi accompagnatori: un giovane italiano incensurato amico dell’albanese, cioè il 38enne che poi ha avuto la peggio, ed il padre del ragazzo di Porto d’Ascoli, anch’egli con precedenti specifici per lesioni. Entrambi in un primo momento erano rimasti a bordo delle proprie auto.

Ad un certo punto è spuntato un manganello telescopico e proprio nelle mani del 38enne. Il padre del primo ragazzo coinvolto nell’alterco con l’albanese è riuscito a prendere un coltello a serramanico dall’autovettura su cui viaggiava ed ha colpito con un fendente l’addome del 38enne.
Il ferito è stato soccorso dall’albanese, suo amico, che ha dato l’allarme. Nel frattempo ferito e amico erano fuggiti a bordo della loro auto per fermarsi nel parcheggio del supermercato. Poi l’intervento della Potes del 118, il trasporto all’ospedale “Madonna del Soccorso” e l’intervento chirurgico. G.E. è attualmente ricoverato in Rianimazione con una prognosi riservata e con l’accusa di aver preso parte alla rissa.
Gli accertamenti svolti dai militari intervenuti hanno consentito di individuare immediatamente il padre ed il figlio coinvolti nella rissa, che nel frattempo si erano incamminati verso casa.

Le indagini sono poi proseguite all’interno del “Madonna del Soccorso”, dove sono stati identificati il ferito e l’albanese che era lì per sincerarsi delle condizioni dell’amico.
Il ragazzo di Porto d’Ascoli e l’albanese, amico del ferito grave, sono stati tratti in arresto per rissa aggravata, mentre sul padre del ragazzo grava l’accusa più pesante di tentato omicidio. Tutti sono stati successivamente tradotti presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto ove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ascoli.

Il 38enne in prognosi riservata è stato deferito in stato di liberta, con l’accusa pure di rissa aggravata. 

 


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