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Stato di agitazione in Area Vasta 5,
Usb: «Si va verso la mobilitazione»

ASCOLI - Il rappresentante sindacale riferisce del tentativo di conciliazione in Prefettura, alla presenza dei dirigenti di Asur Marche e della Sanità picena: «Hanno fatto scena muta. Inaccettabile»
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Lo stato di agitazione indetto dall’Usb Sanità di Ascoli era ad una fase di stallo, in attesa della riunione di oggi, 1 settembre, convocata dal prefetto di Ascoli, alla quale erano presenti il direttore generale dell’Asur Marche Nadia Storti, il direttore amministrativo Pierluigi Gigliucci ed il direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani.

«Alle numerose e rilevanti istanze rappresentate dalla delegazione Usb a fondamento della proclamazione dello stato di agitazione, la dirigenza di Asur e Area Vasta 5 ha risposto letteralmente con una scena muta», è il commento del sindacalista Mauro Giuliani, che aggiunge: «Il prefetto, di fronte alla totale chiusura di parte pubblica, ha dovuto concludere speditamente la riunione prendendo atto che la parte pubblica non ha avuto nessuna intenzione né di confrontarsi nel merito delle questioni poste, né di tentare di conciliare.

Usb – prosegue – qualifica l’atteggiamento tenuto dalla dirigenza Asur e Area Vasta 5 del tutto inaccettabile, provocatorio e sprezzante nei confronti non solo della delegazione sindacale, ma di tutti i lavoratori e lavoratrici del comparto Sanità, sciupando l’ennesima occasione per dare loro delle risposte attese da troppo tempo e che stanno determinando una situazione di insofferenza generale.

La delegazione Usb, stigmatizza il comportamento di parte pubblica ed esprime tutta la propria disapprovazione rispetto alla condotta tenuta da quest’ultima in sede prefettizia, che denota una scarsa considerazione delle istanze e delle necessità dei 2.000 lavoratori dipendenti.

Usb si riserva – conclude Giuliani – di intraprendere le più opportune azioni di mobilitazione a tutela dei diritti e della dignità delle lavoratrici e lavoratori del comparto Sanità dell’Area Vasta 5».


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