di Gabriele Vecchioni
Dopo il lungo “inverno” dell’isolamento dovuto alle misure di prevenzione per il Covid-19, il Piceno torna ad essere lo scenario di una manifestazione popolare che ormai da anni si tiene nel territorio, la sfida di Tiro con l’Arco Storico e Tradizionale valida per il campionato italiano. Si terrà domenica 12 settembre con ritrovo in piazza Roma ed inizio alle 9 e alle 15.
La gara si è svolta per un decennio nel centro storico di Spinetoli e ha visto sempre una folta schiera di partecipanti, provenienti da diversi angoli del Paese. Quest’anno la 12esima edizione della competizione, valida per il campionato italiano Fitast-Aics 2021, si terrà nel centro storico del borgo di Monsampolo, comune limitrofo a quello di Spinetoli, che fronteggia ad est, su un panoramico poggio.
Abbiamo chiesto a Antonio Vagnoni, presidente dell’Asd Arco-Avis Spinetoli-Pagliare, associazione sportiva di tiro con l’arco storico e moderno, affiliata alla Federazione Italiana Tiro con l’Arco), alla Federazione Italiana Arco Storico e Tradizionale e al Coni, e presente da tempo sul territorio, il motivo di questo spostamento di sede.
«La nostra associazione programma e organizza da anni a Spinetoli una manifestazione di tiro con l’arco a livello nazionale -spiega-. L’ultima c’è stata nel 2019; nel 2020 non è stata effettuata per via delle restrizioni dovute alla pandemia del Covid-19 ma quest’anno riprendiamo il filo interrotto. C’è stata una richiesta da parte dell’Amministrazione comunale per organizzare l’evento. Monsampolo è un borgo d’altura con una caratteristica struttura fortificata; inoltre, i cunicoli sotterranei – gli ipogei – sono stati restaurati e saranno uno dei siti dove gli arcieri potranno mostrare la loro abilità. Siamo stati onorati di organizzare questa gara: sarà il 1° Torneo Miti e Misteri e riprenderà il nome di un evento organizzato tempo fa dall’Amministrazione».
Anche questo è un modo di valorizzare il territorio: il borgo ha subito uno spopolamento, aggravato dagli ultimi eventi sismici e ogni manifestazione che permetta di apprezzare le bellezze del luogo e crei interesse verso il territorio è un tassello di un mosaico da ricostruire. Lo conferma il sindaco di Monsampolo, Massimo Narcisi.
«Siamo contenti di accogliere l’evento di tiro con l’arco, per il quale Monsampolo costituisce un’ottima location, con un centro storico compatto, panoramico e ben conservato, nonostante i danni inferti dal terremoto -dichiara il primo cittadino-. Ricordo che entro qualche mese cominceranno i lavori di sistemazione e restauro delle mura del castello e delle vie del centro storico, per ridare al centro la dignità architettonica e artistica che merita. Colgo l’occasione per augurare la migliore riuscita della manifestazione e invito quanti volessero assistere all’evento di approfittare dell’opportunità per visitare il nostro borgo che, oltre ai magnifici scorci panoramici, ospita realtà museali meritevoli di essere viste».
La scelta di Monsampolo come set per una gara dal sapore “storico” è un’ottima scelta. Il borgo collinare che si affaccia sulla bassa vallata del Tronto e offre splendide vedute che vanno dalle catene montane (Gran Sasso, Gemelli, Laga e Sibillini) fino alla costa adriatica, ha un centro storico ben conservato e dalla struttura antica ancora ben leggibile. Le mura del castello, i torrioni e i camminamenti permetteranno agli arcieri partecipanti di immergersi in un’atmosfera d’antan, in linea con la loro disciplina.
Il percorso itinerante si snoderà lungo le suggestive vie del centro storico e all’interno degli ipogei del castello. Il pubblico potrà seguire la coinvolgente manifestazione ed effettuare visite guidate gratuite nelle realtà museali del centro. A proposito, ricordiamo che a Monsampolo esiste una struttura di interesse nazionale, il Museo della cripta (o delle mummie), che accoglie reperti del Seicento, con abiti e tessuti originali, conservati in ambiente protetto e ben esposti.
Nel corso della manifestazione ci sarà, inoltre, la possibilità per bambini e adulti di provare l’emozione di tirare con l’arco, presso uno spazio allestito per l’occasione, sotto la guida di personale qualificato e di un maestro di tiro con l’arco.
«Come presidente dell’associazione, voglio ringraziare l’Amministrazione che ha voluto fortemente la manifestazione, mostrando grande disponibilità e collaborando all’organizzazione dell’evento -conclude Vagnoni-. Un pensiero di gratitudine va anche agli amici che, con me, si sono prodigati per l’organizzazione e la migliore riuscita dell’evento. Infine, rivolgo un invito alla popolazione perché assista a questa manifestazione lasciandosi trasportare, nello stesso tempo, nella magica atmosfera del borgo antico».
Rammentiamo che la gara (percorso itinerante a doppio turno – mattina e pomeriggio – con venti bersagli su venti piazzole) ha valenza nazionale e che, al termine dell’evento, sarà assegnata la Goccia d’oro, trofeo offerto dall’Avis che va al migliore tiratore, l’arciere che, più degli altri, si sarà messo in mostra durante la manifestazione.
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