Tra vecchie conoscenze della politica locale e volti nuovi che si affacciano per la prima volta sul palcoscenico elettorale cittadino, nei 24 nomi presentati da Forza Italia in vista delle elezioni del 3 e 4 ottobre a sostegno del sindaco Piunti c’è anche quello di Anna Amici, geometra e titolare dell’omonimo centro servizi, che in vista delle amministrative ha scelto di mettere la sua esperienza personale e professionale al servizio della comunità.
Anna Amici
Attualmente impegnata nella gestione delle pratiche legate al superbonus 110% e all’emergenza sanitaria, la Amici è da anni attiva in prima linea nel settore dei servizi al cittadino, sia dal punto di vista finanziario che digitale: tra dichiarazioni dei redditi, rilascio di Spid, Pec e firme digitali, certificazioni Isee e documentazioni legate alla gestione familiare, senza dimenticare l’organizzazione di eventi per la promozione culturale e turistica del territorio, la candidata di Forza Italia può vantare un ampio bagaglio professionale che rappresenterà un valore aggiunto anche in campo amministrativo.
Le sue competenze principali riguardano le politiche familiari, il rapporto tra il mondo della scuola e quello del lavoro e l’ambito urbanistico, che costituisce il primo punto sull’agenda politica della candidata forzista.
«Sono convinta – dichiara la Amici – che sia necessario portare avanti una rigenerazione urbana rinnovabile, sia dal punto di vista ambientale che sul piano sociale. Non è possibile pensare di occupare il suolo pubblico in maniera indiscriminata: la mia priorità sarà riqualificare i quartieri cittadini, a partire dal centro fino ad arrivare alle periferie, incentivando anche il ricorso al bonus 110% per poter raggiungere questo traguardo.
D’altra parte, in questi ultimi anni la città è molto cambiata, così come le sue esigenze: ai proprietari di immobili dovrà essere concessa l’opportunità di modificare destinazione d’uso in base alle nuove istanze del territorio facendo ricorso alla normativa della monetizzazione».
Una riqualificazione urbana che, secondo la Amici, dovrà necessariamente procedere in chiave sociale attraverso un confronto responsabile e continuo con la cittadinanza, in modo da individuare i principali temi da affrontare per poi elaborare un piano operativo, come nel caso della questione abitativa.
«Da diversi anni a questa parte San Benedetto si trova a fronteggiare una significativa carenza di case in affitto – spiega la candidata – con molte famiglie costrette a fare i conti con il rischio sfratto. Nell’ambito delle ristrutturazioni, dal mio punto di vista gli imprenditori dovranno destinare almeno un appartamento per ogni palazzina alla politica sociale degli affitti a prezzi concordati, con una tassazione al 10% che preveda agevolazioni fiscali, esenzioni e incentivi. Occorre riprogettare gli spazi urbani, il verde pubblico e i servizi di quartiere con una particolare attenzione al sociale, in modo da soddisfare le esigenze di tutte le famiglie sambenedettesi».
Anche in quest’ottica, nella San Benedetto del futuro il turismo dovrà ancora rappresentare il fiore all’occhiello di una città riqualificata, accogliente e sostenibile.
«È importante proporre un’offerta turistica rinnovata – conferma la Amici – anche attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’applicazione delle nuove tecnologie a nostra disposizione. L’obiettivo è realizzare delle nuove strutture turistiche innovative e all’avanguardia, che possano intercettare le esigenze dei visitatori rendendo la città più competitiva sul mercato nazionale e internazionale.
L’Amministrazione dovrà ovviamente fare la sua parte, garantendo l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale di ogni struttura pubblica attraverso il ricorso a fonti rinnovabili che contribuiscano al costante abbattimento delle emissioni di CO2. Dovranno essere coinvolte le migliori professionalità a disposizione per mettere a punto una progettazione in linea con i previsti standard di qualità.
Sarà importante inoltre puntare con decisione sul potenziamento e sulla manutenzione delle strutture sportive cittadine – conclude – per poter dar vita a manifestazioni di respiro anche internazionale che, al di là delle singole competizioni, possano dare nuova linfa al comparto commerciale e turistico, promuovendo così un’offerta destagionalizzata e in grado di generare nuovi posti di lavoro».
(spazio elettorale a pagamento)
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