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Superenalotto, 100.000 euro:
biglietto venduto ad Acquasanta
ma giocatore irrintracciabile

A CONCORRERE all'ulteriore assegnazione - basata sull'estrazione dei codici delle schedine giocate e non dei numeri - erano i biglietti acquistati tra il 23 maggio e le ore 7,30 del 26 giugno e "validi per il concorso numero 76". Il gestore della tabaccheria: «In genere non si gioca molto prima della scadenza, per paura di perdere il tagliando»
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Roberto Abet

 

Ha meno di due settimane per farsi avanti il  vincitore di un Superenalotto: ben 100.000 euro che il “potenzialmente fortunato” giocatore rischia di perdere.

L’estrazione risale al 26 giugno scorso. Tra gli 8 premi non ancora riscossi ce n’è uno relativo ad una giocata effettuata ad Acquasanta, nella tabaccheria di Roberto Abet, lungo la Salaria.

La dea bendata, si sa, non guarda chi baciare. In questo caso è evidente che non ha centrato l’obiettivo.

I termini per la riscossione stanno per scadere: ci sono infatti 180 giorni di tempo dall’estrazione per esigere la vincita, con in mano la ricevuta gelosamente custodita. Se questo non avviene, addio ai 100.000 euro, una cifra che, per più di qualcuno, può rappresentare un svolta.

Il biglietto vincente è tra i 100 estratti per l’iniziativa speciale di “Estate 100 x 100”. A concorrere all’ulteriore assegnazione di 100.000 euro – basata sull’estrazione dei codici delle schedine giocate e non dei numeri – erano tutti i biglietti Superenalotto con Superstar, acquistati tra il 23 maggio e le ore 7,30 del 26 giugno e “validi per il concorso numero 76 di sabato 26 giugno”.

Il gestore della ricevitoria però crede che il biglietto risultato vincente al “ripescaggio”- la cui data era pure del 26 giugno – sia stato preso a ridosso del giorno dell’estrazione.

«Non ho grandi volumi di lavoro in questo settore – spiega Roberto Abet – ma la ricevuta la devo stampare io. E non mi sembra di ricordare di aver venduto questi biglietti con tanto anticipo. In genere non avviene proprio, perché le persone poi temono di perderlo prima dell’estrazione. Ne ho venduto qualcuno invece, ma non tantissimi, tra il 25 ed il 26 giugno. In ogni caso, non posso escludere nulla riguardo».

Se le date possono restringere il campo delle ricerche, non è altrettanto semplice poter ipotizzare chi sia il giocatore, perché Acquasanta è un luogo di grande passaggio, soprattutto per chi è diretto a Roma.

La tabaccheria di Acquasanta, dove è stato venduto il biglietto vincente


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