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La magia dei Folli
a Castel Trosino
con “MarcheStorie”

ASCOLI - La storica Compagnia onora il Festival itinerante che ha fatto tappa, fra e tantissime nella regione, proprio nel borgo che li vide nascere. L’emozione degli artisti per il ritorno a casa
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di Walter Luzi

 

“Compagnia dei Folli”, magia ed emozione. Un ritorno a casa per tutti loro, a Castel Trosino – a due passi da Ascoli – che li vide nascere, uno fra i tanti borghi in festa grazie a “MarcheStorie”. Il Festival itinerante, alla prima edizione, organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con Amat e Fondazione Marche Cultura che ha coinvolto in questo mese di settembre tutto il territorio marchigiano, dalle spiagge fino ai monti.

Una iniziativa che ci voleva proprio, un ritorno, all’arte, alla cultura, alle tantissime bellezze nascoste della nostra terra. Un ritorno, in una parola, alla vita, in ogni senso, nel mezzo del guado di una pandemia di cui si stenta ancora a vedere la fine. Cinque province e cinquantasei comuni ha toccato la manifestazione, che vuole svelare, o riscoprire, racconti e tradizioni dei nostri borghi. Finalmente in festa grazie a “MarcheStorie”. Paesini arroccati sui monti, castelli e chiese, fortezze e dimore, cibi e tradizioni, leggende millenarie e misteri, luoghi ricchi di storia e di fascino.

Troppo lungo sarebbe l’elenco degli appuntamenti vissuti dal 2 al 19 settembre, dal Pesarese fino al Tronto. Le località che ha toccato, le comunità che hanno aperto, come forzieri, le porte dei loro abitati e delle loro storie, gli spettacoli o le mostre che ne hanno svelato le rispettive anime antiche. Ma la chiusura ha dato una emozione in più a tutti, spettatori e artisti.

La “Compagnia dei Folli” è tornata a casa. Nella sua Castel Trosino, dove tutto ebbe inizio, quasi quarant’anni fa. Il grande padre fondatore, Carlo Lanciotti, e alcuni altri dei suoi artisti e discepoli, ci abitano addirittura dentro queste storiche, affascinanti, vecchie mura. Castel Trosino, un gioiello di rara bellezza, arroccato superbo su quello sperone roccioso, che già stregò i Longobardi, milleseicento anni fa.

Un luogo dell’anima che le magie dei Folli arricchiscono ancora di più. Ma stavolta non è una esibizione come tutte le altre, sempre applauditi nelle piazze di mezzo mondo. Stavolta c’è qualche, inevitabile, brivido in più. Quelli che hanno scritto la storia di questa Compagnia, apprezzata dentro e fuori i confini italiani, non ci hanno dormito, alla vigilia. Gli appuntamenti di venerdì sono stati rinviati a causa della pioggia battente. Sabato 11 settembre, finalmente, si è andati in scena, ieri sera (domenica 12) la replica.

A Castel Trosino è salito anche il sindaco Marco Fioravanti. Per l’occasione, in questa remota frazione, a porgere il suo saluto alla manifestazione e ai Folli. In scena portano “San Giorgio e il drago”, primo spettacolo, cavallo di battaglia della Compagnia. Un ritorno alle origini. Ancora. I Folli sono tornati a casa. Sono cresciuti, ma il cuore è sempre lo stesso. Quello che batte ancora forte, a Castel Trosino.


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