facebook rss

Scuole pronte a riaprire:
la novità dei green pass,
il timore degli spostamenti dei plessi

L'ANNO SCOLASTICO 2021-2022 comincia con i dubbi sull'applicazione dei protocolli anti covid. La dotazione aggiuntiva di personale destinato a garantire la sicurezza degli studenti. Il potenziamento dei trasporti da parte della Regione Marche. Le famiglie sono preoccupate per la prevista dislocazione e sperano che le sedi rimangano all'interno del quartiere di riferimento 
...

 

di Stefania Mistichelli

 

Tutti sui banchi, si ricomincia. Ancora poche ore e i cancelli degli istituti scolastici, mercoledì mattina, si apriranno ai circa 200.000 studenti e studentesse che, nelle Marche, riprenderanno le lezioni che si concluderanno il 4 giugno 2022. Una data, quest’ultima, che risulta inspiegabile a tanti genitori, soprattutto quelli dei bambini e ragazzi più piccoli, che ogni anno devono attrezzarsi – soprattutto dal punto di vista economico – con centri estivi e baby sitter per periodi sempre più lunghi.

Ma concentrandosi sull’anno che sta per aprirsi, sono diverse le questioni ancora sul tavolo che stanno occupando i pensieri di famiglie e personale.

In cima alla lista c’è sicuramente il protocollo anti covid, ampiamente interiorizzato da tutti: distanziamento, igienizzazione, mascherine (tranne per i piccoli della materna e dei nidi). A questo dovrebbe aggiungersi una dotazione aggiuntiva di personale specificatamente destinato a garantire una maggiore sicurezza nella lotta contro il contagio.

La novità di questo anno si chiama green pass e, mentre il ministro Bianchi specifica che l’obbligo di esibire questa certificazione è esteso a tutti coloro che si troveranno a varcare i cancelli degli istituti, genitori compresi (esclusi studenti e alunni), non è ancora chiaro quali dovranno essere le modalità di controllo che i dirigenti dovranno applicare.

Il plesso di Sant’Agostino

Altro nodo, soprattutto riferito ai ragazzi delle superiori, è quello del trasporto, sul quale la giunta regionale oggi assicura come ci sia stato «un grande lavoro di squadra all’insegna dei più elevati standard di sicurezza nei trasporti». A parlare in questo senso è l’assessore regionale ai Trasporti Guido Castelli, che nel presentare il nuovo “Piano Scuole”, messo a punto dalla Regione assieme alle Prefetture, le istituzioni del territorio, gli enti locali, il mondo della scuola e le principali aziende di bacino, parla di «regole chiare e definite per garantire che gli studenti possano viaggiare in sicurezza.«Abbiamo potenziato, rispetto al precedente Piano, le tratte, i percorsi, le fermate – continua l’assessore – sono stati, infatti, programmati fino a 169 autobus aggiuntivi giornalieri sulle tratte scolastiche; 1 milione di km aggiuntivi di servizio fino alle vacanze natalizie; 150 steward messi a disposizione dalle Aziende per assistere i ragazzi e controllare il rispetto delle linee guida trasporti». Il tutto per permettere un ritorno in classe sicuro e senza doppi turni.

Tra le regole fissate per l’utilizzo dei mezzi pubblici locali non figura l’obbligo di green pass e, ovviamente, quello del distanziamento. Importante, invece, sarà non usare bus e treni in presenza di tosse, raffreddore o febbre; acquistare i biglietti online o tramite app; indossare la mascherina; mantenere le distanze alle fermate; non accalcarsi al primo autobus disponibile; evitare di avvicinarsi al conducente; utilizzare i posti a sedere disponibili prima di occupare il corridoio; igienizzare frequentemente le mani; seguire le istruzioni degli steward.

Covid a parte, un’altra questione sta occupando i pensieri di centinaia di genitori e famiglie ad Ascoli: la prevista dislocazione in altra sede di alunni e studenti dai 3 ai 14 anni frequentanti i plessi cittadini di D’Azeglio, Malaspina, Don Bosco, Cantalamessa, Ceci, Don Giussani (elementare e media) e Poggio di Bretta, in vista dei lavori di ristrutturazione (e in due casi demolizione e rifacimento) post-sisma. Un’impresa immane, che prevede lo spostamento di centinaia e centinaia (si parla di 2.000) studenti, anche molto piccoli, altrove.

La speranza di genitori e famiglie è, ovviamente, che le nuove sedi rimangano all’interno del quartiere di riferimento, ma nulla ancora è dato sapere. A suo tempo, nel mese di febbraio, l’Amministrazione aveva garantito alle famiglie che avrebbero conosciuto le nuove sedi all’inizio dell’anno scolastico, in modo da poter disporre di tutte le informazioni necessarie in vista dell’iscrizione dei propri figli all’anno successivo, 2022-2023, quando sarebbe programmato il trasloco degli alunni e l’inizio dei lavori nei plessi.

All’emozione del primo giorno, dunque, si aggiunge anche l’attesa di conoscere dove, nei successivi sette anni almeno, molti dei nostri ragazzi dovranno recarsi per frequentare la scuola dell’obbligo.

Assunti oltre 1.600 professori nelle Marche: tutto pronto per la prima campanella

 

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X