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Confartigianato,
nuova sede a Cupra:
«Sempre più sui territori
per affrontare le nuove sfide»

CUPRA MARITTIMA - Inaugurata la sede in Viale della Stazione. Presenti sono arrivati il segretario generale dell'associazione di categoria, Vincenzo Mamoli, Enzo Mengoni presidente interprovinciale Macerata-Fermo-Ascoli, il segretario interprovinciale Giorgio Menichelli, la presidente territoriale Natascia Troli, l'assessore regionale Guido Castelli. A fare gli onori di casa il sindaco Alessio Piersimoni
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Una sede tutta nuova, ampi locali, un personale quasi totalmente al femminile se si esclude il responsabile Stefano Santini, in un territorio di confine, strategico, per una presenza e un’assistenza a 360 gradi.

Oggi pomeriggio, giovedì 16 settembre, la Confartigianato ha ufficialmente aperto, con il classico taglio del nastro, la sua nuova sede di Cupra Marittima, sul viale della Stazione, al civico 11, a due passi dalla statale Adriatica. E per l’evento, a Cupra sono arrivati il segretario generale dell’associazione di categoria, Vincenzo Mamoli, il presidente interprovinciale Macerata-Fermo-Ascoli, Enzo Mengoni, il segretario interprovinciale Giorgio Menichelli, la presidente territoriale Natascia Troli, l’assessore regionale al Bilancio e alle Aree di Crisi industriali, Guido Castelli e, a fare gli onori di casa nel suo territorio, il sindaco Alessio Piersimoni.

«Noi ci siamo, sempre più tra la gente, per la gente, per i lavoratori, per i pensionati. E siamo pronti ad affrontare le sfide del futuro prossimo, a partire da quelle legate ai cambiamenti imposti dalla pandemia» il filo conduttore degli interventi arrivati dopo la benedizione dei locali per mano di don Armando. Molta la carne al fuoco, dal nodo infrastrutture al Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori, pubblici e privati, passando per l’accesso al credito e ai fondi che l’artigianato attende a braccia aperte.

«E’ evidente la volontà della nostra organizzazione, in un momento difficile come questo – l’esordio di Vincenzo Mamoli – di mettersi in gioco e aprire un punto di riferimento per le imprese in un territorio non facile. Questo significa che c’è l’intenzione nostra, a partire dal presidente nazionale Marco Granelli di cui porto i saluti, e delle imprese che rappresentiamo, di giocare una partita di affiancamento alle imprese stesse per contribuire alla loro transizione, anche nella sostenibilità ambientale, economica e tecnologica. Siamo presenti su temi che vanno anche oltre i servizi alle imprese, sulla rappresentanza, sul poter dire la nostra in materia di infrastrutture, di come si possano abbinare territori variegato come quelli del Maceratese, del Fermano e del Piceno gestendo i flussi economici. La piccola impresa in questo mondo ha un peso notevole, con un fondamentale valore economico. Dare voce alle esigenze del settore è il valore aggiunto di un ufficio specchio di un’associazione presente. Per noi è un grande motivo di orgoglio anche su scala nazionale“. Mamoli si concede anche una doverosa riflessione sull’obbligatorietà del Green Pass per i lavoratori, pubblici e privati: “Noi da sempre siamo per spingere sulle vaccinazioni. Siamo sempre stati responsabili sul rispetto dei protocolli e siamo assolutamente sereni e pronti ad affrontare questa partita. D’altronde l’obbligatorietà va a risolvere il problema di come il datore di lavoro deve porsi nei confronti del lavoratore non conoscendone, per privacy, la situazione. Questo consente anche di superare le limitazioni alla programmazione aziendale».

«Questa sede – il punto di Enzo Mengoni – è importantissima anche in termini geografici e di prossimità. Abbiamo intenzione di aprirne altre. Stiamo sul territorio perché ci crediamo. Abbiamo trovato collaboratori validissimi e speriamo di trovare aziende giuste per mandare avanti questa realtà. Cercheremo di risolvere i problemi della gente, dagli anziani, poiché ci occupiamo anche dei Napa, ai lavoratori, artigiani, balneari, commercianti, tutti coloro che vorranno venire a trovarci saranno i benvenuti».

«E’ il terzo presidio dell’Ascolano, ventesima sede sui tre territori di competenza di Confartigianato Marche-sud – specifica Giorgio Menichelli – un presidio in un territorio costiero ancora ricco, trainato da un filone turistico con l’economia che è ripartita. E noi ci siamo, diamo dimostrazione di vicinanza. Mi auguro che le aziende ci seguano come hanno fatto finora, in una provincia che denota opportunità ma anche alcune difficoltà. Il livello di connettività di questa provincia, non lo nego, ci preoccupa. Si classifica 61esima tra le 109 province d’Italia. Quindi c’è da fare molto, da fare attività formativa, da aumentare le competenze digitali degli addetti, ci preoccupa anche il fatto che sia una provincia di confine con l’Abruzzo, con le regioni del sud che hanno dei regimi di contribuzione agevolati per i dipendenti. Hanno contributi per il Pnrr di un’entità esorbitante. Pensare che ci possano essere strumenti mitigatori territoriali che possano limitare gli impatti negativi, si riesce a limitare le conseguenze negative. E poi l’A14: aspettiamo con ansia l’incontro con l’assessore Baldelli previsto per il 17 settembre a San Benedetto. Ci saranno società Autostrade e ministero dei Trasporti. E ci saremo anche noi. Ci confronteremo per dire la nostra» conclude Menichelli prima di ringraziare anche Carifermo, Zurich e Uni.Co. per la vicinanza e il sostegno.

«Stiamo inaugurando la prima sede dopo la fusione per Confartigianato sulle tre province del sud delle Marche – ricorda l’assessore Guido Castelli – una fusione che è stata una soluzione intelligente, adeguata e corrispondente alle esigenze dei tempi con il giusto dimensionamento sui servizi che devono essere rapidi, professionali, adeguati. Nella nostra regione – ricorda l’assessore regionale – ci sono 145mila imprese. E di queste, il 95% sono artigiane, piccole e commerciali. La mia presenza qui, e porto il saluto del governatore Acquaroli, vuole dunque testimoniare la convinzione che queste realtà sono necessarie e rilevanti. L’inaugurazione è una festa ma è anche un incremento di qualità che diamo al territorio. La competitività delle Marche passa inevitabilmente dalla capacità che saprete dare alle vostre imprese associate di essere all’altezza dei tempi. Fondamentale anche la ‘fisicità’, la prossimità dei servizi. Qualcuno ha pensato che gli algoritmi potessero sostituire le persone. E invece il mondo artigiano vive di relazioni con la centralità dell’uomo, perché l’artigiano presta la propria prestazione al lavoro. Nella quantità enorme di fondi che ci arriverà dall’Unione Europea, non solo sul Pnrr, le Marche avranno il 76% in più di risorse. Questo perché purtroppo la nostra regione è stata classificata tra quelle in transizione verso il sottosviluppo. L’Ue ogni 7 anni vede il Pil e rispetto il 2014 abbiamo perso terreno, anche con le varie crisi che ci hanno colpito. Ma questo ci consentirà di avere tante risorse in più: il 76% in più, solo sul Fesr, c’è qualcosa come un + 300 milioni. Noi quindi vorremmo che le finalizzazioni di queste risorse esaltino i piccoli, medi ma anche i piccolissimi tra le imprese perché le Marche sono soprattutto questo. E Confartigianato sarà sicuramente all’altezza di questa sfida».

 


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