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Fluvione Film Festival,
vince “Botox” di Kaveh Mazaheri

ROCCAFLUVIONE - Chiusura per l'undicesima edizione con la consegna dei premi nelle varie sezioni. Tutti i riconoscimenti consegnati al teatro di Santo Stefano Protomartire. Il bilancio dei direttori artistici Eleuteri e Di Pasquale
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Si è chiusa in grande stile domenica 19 settembre l’undicesima edizione del Fluvione Film Festival.

A Roccafluvione, in frazione Marsia, il teatro di Santo Stefano Protomartire ha ospitato le proiezioni delle
opere in concorso nelle sezioni Scuola di Cinema e Opera Prima di Lungometraggio.

Un momento della serata finale

I rispettivi premi sono andati al film “Terre Alte”, del regista Alessio Salvini del Centro Sperimentale de L’Aquila, e a “Fortezza” dei registi Ludovica Andò ed Emiliano Aiello.

Il riconoscimento al miglior film del Fluvione Film Festival 2021, il Fluvius Petreae, è stato assegnato dalla qualificatissima giuria, composta da numerosi cineasti ed esperti di Cinema, alla pellicola “Botox” del regista Kaveh Mazaheri. Sul palco si sono poi avvicendati i vincitori delle altre sezioni.

I direttori artistici Eleuteri e Di Pasquale

“Se chiudo gli occhi vedo i monti” di Giacomo Agnetti ex aequo con “Ferruccio” di Stefano De Felici hanno ritirato il premio nella sezione “Viviamo Roccafluvione“, mentre a Milo Adami e Sandra Nardi, dell’Istituto
Storia per il Film, sono risultati vincitori nella sezione “Cittadinanza e legalità” con “68: storie di provincia”.

Il lungo cammino del Fluvione Film Festival 2021 attraverso le location più remote e inusuali del nostro entroterra era partito il 18 luglio da Lu Vurghe di Acquasanta Terme. Si è snodato fra luglio agosto e settembre attraverso cinque comuni (Acquasanta Terme, come detto, Roccafluvione, Arquata, Montegallo e Ascoli) attraversando due parchi naturali per portare il cinema dove non c’è, e non c’è mai stato.

Le proiezioni sono state quasi sempre accompagnate da escursioni esperienziali sul territorio, workshop artistici e performances musicali. Un’opera di valorizzazione non solo dei giovani talenti del cinema, dunque, ma anche delle bellezze più nascoste e sconosciute delle zone montane della nostra provincia. Luoghi non canonici per proiezioni cinematografiche che rendono pressochè unica, nel panorama nazionale la rassegna nata da un’idea di Guido Ianni e Giorgio Mancini e affidata anche quest’anno alla direzione artistica di Francesco Eleuteri e Pietro Albino Di Pasquale.

I lavori in concorso, circa 500, sono arrivati anche quest’anno da tutto il mondo. Una bella soddisfazione per la manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale EducArte che ha saputo dare continuità, superando anche tutte le difficoltà legate a terremoti e pandemia, grazie al supporto di partner prestigiosi, oltre ai comuni interessati, come la Regione Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio e il Bim.

Wa. Lu. 


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