Gli assessori regionali Guido Castelli e Stefano Aguzzi
Proroga della mobilità in deroga 2021 per l’Area di crisi complessa Piceno e Val Vibrata: firmato l’accordo tra la Regione Marche, l’Inps e le parti sociali
«Con l’intesa di oggi – è il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi – si conclude un percorso virtuoso sotto il profilo del costruttivo confronto con le parti e a lungo caldeggiato dalla Regione Marche, a sostegno dei lavoratori marchigiani licenziati da unità produttive ubicate nei comuni dell’area di crisi che, per parecchi mesi, erano rimasti sprovvisti dell’ammortizzatore riconosciuto ai soli lavoratori della parte abruzzese dell’Accordo di programma Piceno Val Vibrata».
Oltre ad Aguzzi, oggi 21 settembre, a firmare l’Intesa c’era anche l’assessore al Bilancio e alle aree di crisi complessa, Guido Castelli: «Il Piceno fa da apripista ad una modalità di accordo molto valido – ha sottolineato Castelli – e vorremmo che l’area di crisi complessa del Piceno diventasse un’infrastruttura modello di sperimentazione, confronto e laboratorio di studio per altre realtà e per tenere sotto attento monitoraggio i fenomeni appena si affaccino esigenze di intervento».
Castelli ha poi ringraziato «per il complesso lavoro e il clima di collaborazione che ha portato alla sottoscrizione dell’Intesa» i funzionari della Regione e le parti economiche e sociali (Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claai Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche)
Interessati dall’Intesa sottoscritta oggi sono gli stessi lavoratori che hanno già beneficiato della proroga 2020, ovvero coloro che, alla data dell’1 gennaio 2021 erano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n.92/2012), scaduta o in scadenza nell’anno 2021.
Le risorse utili al finanziamento dell’intervento sono quelle stanziate dalla Legge di Bilancio che per la Regione Marche ammontano a oltre 16 milioni di euro. Di questi, con l’accordo per l’area di crisi complessa firmato oggi, ne verranno assorbiti circa 4 milioni.
La procedura ricalca quella già sperimentata con l’Intesa 2020 e prevede che le domande di mobilità in deroga vengano presentate dai lavoratori interessati, entro il 6 novembre 2021. Una dilazione di 15 giorni rispetto alla data concordata in precedenza accolta dall’assessore Aguzzi e proposta in sede di firma oggi dai Sindacati.
La domanda va inoltrata telematicamente alle sedi Inps territorialmente competenti in base alla residenza e, successivamente, via pec, al Centro per l’Impiego nel cui territorio è o era ubicata la sede dell’azienda che ha proceduto al licenziamento.
Come per la proroga 2020, l’erogazione del beneficio a ciascun lavoratore interessato è condizionata alla partecipazione al programma di politiche attive predisposto dalla Regione Marche che prevede, in una prima fase, la convocazione presso i Centri Per l’Impiego competenti per territorio (Ascoli Piceno e San Benedetto), la verifica della sussistenza di un Patto di Servizio Personalizzato in corso di validità o, in assenza, la stipula del Patto, e a seguire, l’erogazione delle politiche attive, a cura dei servizi specialistici di orientamento e di incrocio domanda-offerta.
La finalità è rafforzare le competenze professionali di ciascun lavoratore agevolandone la ricollocazione nel mercato del lavoro (ad esempio: supporto alla redazione del curriculum vitae ed alla ricerca attiva del lavoro), nonché la comunicazione al lavoratore delle opportunità offerte dai bandi regionali in essere che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro (tirocini, borse, autoimprenditorialità, ecc.) a valere sui fondi regionali ed europei.
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