La Polizia Municipale di San Benedetto
di Marco Braccetti
Prima un anello d’oro, poi un portafogli con quasi 200 euro. Entrambi smarriti per strada, recuperati da due passanti e consegnati nelle mani delle forze dell’ordine. In un periodo come questo, col degrado urbano (ma anche sociale) che sembra predominare, vale la pena mettere in evidenza tali buone notizie, per allargarci un po’ il cuore.
Qualche settimana fa, nel parcheggio del centro commerciale “PortoGrande”, un automobilista di passaggio ha trovato un anello d’oro di 15 grammi. Ritrovandosi tra le mani il prezioso oggetto, l’uomo ha subito chiamato in causa i Carabinieri della Stazione di via Turati. I militari dell’Arma hanno svolto delle verifiche per tentare di risalire al legittimo proprietario (si tratta di un anello maschile) ma gli elementi in loro possesso erano troppo pochi.
Così, l’anello è stato portato alla Polizia Municipale, a cui spetta gestire queste pratiche. Sull’albo pretorio del Comune è stato allora pubblicato un avviso di ritrovamento. Se, trascorso un anno dall’ultimo giorno di pubblicazione, il proprietario non si presenta per ritirare l’oggetto, questo viene restituito a chi lo ha ritrovato, che dovrà presentarsi al Comando della Municipale per il necessario nulla osta.
Trascorso qualche giorno, ecco una situazione positiva. Poco dopo le ore 11 un cittadino che si trovava all’incrocio tra viale Secondo Moretti e via San Martino si è imbattuto nel portamonete. Senza perdere troppo tempo, si è presentato con l’oggetto al vicino Comando della Municipale, ed è stato stilato il verbale di rito. Per l’esattezza, all’interno del portafogli c’erano 189 euro e 11 centesimi. In base a quanto scritto nel verbale non c’era null’altro: né documenti d’identità, né altri indizi che possano aiutare i Vigili a rintracciare il legittimo proprietario.
Così, sono già state attivate le procedure codificate dal nuovo “Regolamento per la gestione degli oggetti abbandonati e rinvenuti” che definisce ogni dettaglio di questa procedura. L’articolo 6, in particolare, parla degli oggetti di valore: “Il denaro e gli oggetti di valore o presunti tali, come anelli, orologi, collane, braccialetti, sono custoditi in apposita cassaforte presso l’ufficio economato dell’ente”.
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