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“Fiera degli uccelli”, in archivio
la 53esima edizione: consueto
boom di presenze (Foto)

COMUNANZA - Sospesa nel 2020 a causa del Covid, la manifestazione non ha perso la sua attrattività. Vincente l'idea di disporre le bancarelle su un solo lato della strada: evitati assembramenti ma anche borseggi. Impeccabile servizio d'ordine coordinato dalla locale stazione dei Carabinieri
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di Maria Nerina Galiè

Archiviata oggi, 3 ottobre, la 53esima edizione della Fiera degli uccelli che Comunanza ospita ogni prima domenica di ottobre. Sospesa nel 2020, a causa del Covid, quest’anno la manifestazione ha confermato la sua capacità attrattiva, registrando il consueto boom di presenze, calcolato dalle prime impressioni in oltre 12.000.

Senz’altro complice anche l’autunno con temperature estive e la voglia di tanti, provenienti da tutto l’entroterra ma anche da Ascoli, di godersi una giornata all’aria aperta, sbirciando tra le offerte degli oltre 300 venditori ambulanti.

Le norme di sicurezza, per contrastare il virus, quindi non hanno messo in discussione l’affluenza. Si è piuttosto rivelata vincente l’idea di disporre le bancarelle su un solo lato delle strade interessate, evitando così, nei limiti del possibile, il crearsi di imbuti e quindi di assembramenti.

Green pass alla mano (richiesto a pochi) e mascherina sul volto (quasi tutti), le persone hanno riempito le vie senza però accalcarsi. Soluzione che ha scoraggiato anche i borseggiatori: quest’anno per la prima volta non si sono registrati furti o sparizioni di portafogli, telefoni o altro che poteva essere trafugato da borse e tasche, in mezzo alla folla.

Tutto è filato liscio anche sul fronte ordine pubblico, anche merito della nutrita presenza di Carabinieri, arrivati in supporto dalle altre stazioni della Compagnia di Ascoli e coordinati dal comandante di quella di Comunanza, Giovanni Croce. Numerosi anche gli agenti di Polizia Municipale, del posto e di altri comuni del Piceno e del Maceratese, come i volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa dei Sibillini.

Tra gli espositori, come sempre, quelli che proponevano animali – domestici, da allevamento o uccelli da richiamo, che in origine hanno ispirato la tradizionale fiera – sono stati i più gettonati, da grandi e bambini che, immancabilmente, hanno tentato – a volte riuscendoci – di strappare dai genitori il consenso di adottare un canarino, un criceto, un coniglietto, o anche un pesce rosso.

La novità di quest’anno, uno spazio riservato all’infiorata di Montefiore dell’Aso, con artisti all’opera l’intera giornata per realizzare un grande tappeto decorato con il solo utilizzo di petali e foglie.


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