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Aperta la personale
di Maurizio Virgili

IL FAMOSO pittoscultore che vive e lavora a San Benedetto ha aperto la mostra delle sule ultime creazioni alla "Bottega di Erminia" a Petritoli. Artista visionario, fuori da ogni schema, prosegue nella ricerca e sperimentazione di nuovi materiali e tecniche 
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di Walter Luzi

 

Petritoli e il suo vecchio profeta. Maurizio Virgili ha aperto sabato 2 ottobre alla “Bottega di Erminia” la mostra delle sue ultime creazioni. L’opening della sua ennesima personale testimonia la straordinaria creatività dell’artista, e ribadisce con forza, se ce ne fosse bisogno, il suo viscerale amore per Petritoli. Questo piccolo gioiello di provincia, che freme nell’attesa di riaprirsi al mondo dopo lo stop imposto al turismo internazionale dalla pandemia. Ci pensa Maurizio Virgili intanto, il cinquantasettenne pittoscultore famoso in Italia e in Europa, il visionario fuori da ogni schema, a tenere vivo il centro della sua cittadina. Tutte nuove, recenti produzioni, nella realizzazione delle quali l’artista prosegue nella ricerca e sperimentazione di nuovi materiali e tecniche, dove i colori più vivi non mancano mai. Il corpo, come tema dominante, trampolino di lancio per la sua espressività.

Davanti alla “Bottega di Erminia”, già luogo di debordante umanità nel suo lontano passato, in piazza Mazzini, l’apertura di Only one color  si trasforma nella ormai tradizionale festa paesana. Un originale happening cultural-gastronomico, o social-artistico che definir si voglia, dove mai viene meno il feeling che Virgili, naturalmente, “impone” al suo pubblico, alla schiera infinita di amici ed estimatori. Immancabile al suo fianco, anche stavolta, l’amico fraterno e collega Lamberto Santoni. Come immancabili in piazza, con loro due, ogni volta, i caldi abbracci e le allegre sbicchierate, mentre nella minuscola “Bottega di Erminia” si alternano i visitatori. Il talento dell’artista meriterebbe location più spaziose, ma nessun’altra al mondo avrebbe lo stesso calore, la stessa accogliente atmosfera di queste vecchie mura, che dentro si portano il richiamo e il fascino della loro storia.

Perchè di calore umano, e di emozioni, vive Maurizio Virgili.  Meglio sarebbe dire vivono. L’artista e l’uomo.

Commercializzare la sua arte è sempre stato l’ultimo dei suoi fini. La sincera ammirazione, il sentito apprezzamento del suo pubblico rappresentano, per lui, la ricompensa più grande, la soddisfazione più ambita. Emblematica, a questo proposito, l’antica narrazione che qualcuno, ben conoscendolo, gli ha dedicato. Risale a più di  duemilatrecento anni fa. Grecia antica, terra dei padri della Filosofia. Il vecchio profeta scendeva ogni giorno in piazza a predicare a tutti l’amore per il bello. E continuò per anni, anche quando nessuno stava ormai più ad ascoltarlo. Ma lui continuava incurante di questo, tutti i giorni, come il primo giorno. A chi gli chiese perché continuasse a predicare, ormai inascoltato, rispose: prima parlavo per cambiare gli altri. Ora parlo per impedire agli altri di cambiare me.


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