di Andrea Ferretti
Tra i numerosi segnali stradali inutili piazzati sul suolo di Ascoli, ce n’è uno da guinness dei primati. Sta lì da anni ma quasi nessuno lo rispetta. Molti fanno finta di non vederlo. Tanti lo ignorano perché la consuetudine sconfigge giornalmente il rispetto delle regole previste dal codice della strada. Il segnale è quello che indica il divieto di transito in corso Mazzini, posto all’angolo di Piazza Sant’Agostino.
Dovrebbe essere rispettato da chi giunge nella piazza da Via delle Torri. Non certo da chi scende per Via delle Fortezza. Quest’ultimo dovrebbe solo svoltare solo a sinistra, come indicato, ma ciò non accade perchè il 50% degli automobilisti svolta anche a destra.
Il cartello in questione indica il divieto di transito e c’è scritto anche “zona traffico limitato”. Significa che possono accedere solo i possessori del permesso Ztl. In realtà quei cinquanta metri di Corso Mazzini, prima dell’isola pedonale, vengono percorsi da tutti quelli che si avventurano – schivando a fatica pedoni, ciclisti e passeggini – in Via Dari per poi risbucare davanti al Tribunale (Piazza Orlini) percorrendo Via Orsini. Sempre in quel cartello, è indicato che possono accedere solo automezzi con tagliando Ztl o tagliando disabili, mezzi delle Forze dell’ordine, gli autorizzati al “carico e scarico”.
Una bella mattina di circa dieci anni fa, proprio lì si piazzarono due vigili urbani che, in meno di mezz’ora, costrinsero a fare dietrofront a decine di auto condotte da finti distratti. Leggenda racconta che alcune persone approfittarono dell’evento per un selfie con gli agenti in divisa. Una innocente foto ricordo? Visto come è andata, sì.
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