Il comandante del Ros di Ancona Francesco D’Ecclesiis, il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, colonnello Nicola Candido, e il tenente colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del reparto operativo
di Alessandra Pierini
(foto di Fabio Falcioni)
Ammanettato e scalzo, rinchiuso in una stanza buia di un appartamento a Monte San Giusto (Macerata) e controllato a vista dai suoi quattro carcerieri, tre uomini e una donna, due italiani e due stranieri. E’ stato liberato ieri pomeriggio dai Carabinieri un 25enne britannico in vacanza da giugno in Italia per il quale era stato chiesto ai familiari un riscatto di 7.000 euro. Era sequestrato da almeno otto giorni.
L’indagine lampo (meno di 36 ore) è scattata dal Ros di Ancona, attivato dall’Nca inglese. Poi il coinvolgimento del Nucleo investigativo del Reparto operativo e dei Carabinieri di Monte San Giusto.
Dopo le verifiche, il giovane è stato rintracciato ed è scattato il blitz con la liberazione dell’ostaggio e il fermo dei carcerieri poi trasferiti al carcere di Montacuto.
I particolari dell’operazione sono stati resi noti questa mattina dal comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Candido, dal comandante del Ros di Ancona Francesco D’Ecclesiis e dal tenente colonnello Massimiliano Mengasini, comandante del Reparto operativo.
Tutto è iniziato da una telefonata che il giovane, in vacanza da giugno nel centro sud Italia, ha fatto ai familiari. I suoi carcerieri gli hanno consentito di chiamare per chiedere 7.000 euro, la somma richiesta per lasciarlo libero.
Il ragazzo ha approfittato per lanciare una richiesta d’aiuto in codice.
«La famiglia, piuttosto facoltosa – ha spiegato il colonnello Candido – ha recepito il messaggio e ha avvisato la Polizia inglese che che a sua volta ha coinvolto il Ros e il nostro Reparto Operativo. Per prima cosa abbiamo verificato il fatto, poi abbiamo programmato il blitz».
Conferma il comandante De Ecclesiis: «Siamo stati attivati dall’Nca e, nel giro di 36 ore, abbiamo rintracciato l’appartamento in cui il giovane era prigioniero.
Ieri, 13 ottobre, alle 14,45 circa è scattato il blitz. Abbiamo circondato il palazzo, bloccato i quattro carcerieri, tutti residenti in provincia, e liberato l’ostaggio.
Il giovane era in Italia da giugno e si trovava nell’appartamento di Monte San Giusto, regolarmente preso in affitto ad uno dei carcerieri, da almeno otto giorni. Sono ancora molti gli aspetti da chiarire, se ne occuperà la Procura Distrettuale di Ancona».
L’inchiesta in mano al sostituto procuratore Stefania Ciccioli passerà poi ad Ancona.
«Il ragazzo – ha raccontato il tenente colonnello Mengasini – è stato trovato in una stanza buia con mobili davanti alla finestra. Veniva alimentato in maniera discontinua e con gli avanzi dei carcerieri. E’ provato, e si sta riprendendo piano piano. Al momento è in caserma».
Non si conoscono ancora i motivi del sequestro per una cifra tra l’altro piuttosto irrisoria. Saranno oggetto di indagine come anche le modalità del sequestro.
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