di Federico Ameli
Buona la prima per il ritorno su Monte Piselli, con la stazione sciistica nostrana che, a ormai due anni di distanza dall’ultima volta, è finalmente tornata ad accogliere turisti e avventori nella giornata di ieri, domenica 19 dicembre.
Con un bel sole e delle temperature decisamente gradevoli a dare il benvenuto ai visitatori, sono stati circa un migliaio gli ascolani – e non – che hanno deciso di trascorrere una giornata di relax sulla neve, di quelle che non si vedevano da un po’ da queste parti.
Durante lo scorso inverno, infatti, l’emergenza sanitaria in corso ha di fatto limitato l’accesso agli impianti ai soli atleti agonisti, impedendo ai semplici appassionati di fare quattro passi in montagna e godere dello spettacolo dei Monti Gemelli. Quest’anno, però, la musica sembra essere cambiata.
«Una bellissima prima giornata – confermano i rappresentanti del consiglio di amministrazione del Co.Tu.Ge -. La neve e il clima hanno senz’altro aiutato, ma ad ogni modo tra San Giacomo e le Tre Caciare c’erano comunque tantissime persone. Il merito è anche del servizio ottimale offerto dal gestore Remigio Group, con rifugio e impianti aperti e un abbattitore delle piste che ha lavorato in maniera impeccabile».
Oltre agli interventi di routine necessari per poter inaugurare la nuova stagione sciistica nel migliore dei modi, quest’anno lo staff di Monte Piselli ha dovuto riservare una particolare attenzione anche sul fronte sicurezza, con una serie di indispensabili precauzioni e percorsi studiati per limitare al minimo le occasioni di contagio nelle vicinanze degli impianti. Resta però ancora una questione legata alla viabilità da risolvere per poter offrire un servizio ancora migliore alla cittadinanza.
«Fortunatamente non abbiamo avuto inconvenienti – confermano i membri del CdA. – sebbene la strada abbia ancora un certo margine di insicurezza. È stata spazzata in maniera egregia, ma è evidente come in certe situazioni risulti difficile raggiungere le Tre Caciare per godersi il panorama o fare un giro in seggiovia.
Non possiamo permettere che i nostri visitatori restino bloccati a San Giacomo – concludono – è una situazione che merita attenzione anche per gli anni a venire. Asfaltare una strada così esposta alle intemperie non può essere la soluzione: in quest’ottica, l’ideale sarebbe rendere di nuovo attiva la vecchia linea che parte da San Giacomo».
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