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Dalle opposizioni di Fioravanti,
scudisciate ma anche
una grande apertura

ASCOLI - In chiusura del 2021 fanno il punto in consiglieri di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Ascolto&Partecipazione e Prospettiva Ascoli. «Siamo accusati di non fare niente e, per questo, di voler male alla città. Invece rinnoviamo l'invito al sindaco a svestire la casacca politica e lavorare insieme»
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Pietro Frenquellucci, Massimo Tamburri, Francesco Ameli, Massimo Speri, Emidio Nardini, Angelo Procaccini

 

di Andrea Ferretti

 

Pesanti scudisciate, ma anche una grande apertura nei confronti dell’Amministrazione Fioravanti. Arrivano da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Ascolto&Partecipazione e Prospettiva Ascoli, i gruppi consiliari di opposizione nel Consiglio comunale di Ascoli.

Francesco Ameli

Arrivano in occasione della conferenza di fine anno in cui confermano quello che hanno ripetuto più volte nel corso degli ultimi mesi. In particolare dopo il documento sottoscritto dagli ex candidati sindaci Pietro Frenquellucci (Pd) e Emidio Nardini (Ascolto&Partecipazione) i quali unirono forse e idee dopo essersi sfidati anche loro a colpi di voto nella tornata che vide imporsi il centrodestra e Marco Fioravanti sindaco.

Un documento cui oggi, in chiusura del 2021, fa seguito un accordo politico-programmatico che riunisce anche pentastellati e Prospettiva Ascoli. Per scudisciate e apertura è scelta la Libreria Rinascita.

Ci sono tutti: Francesco Ameli, Pietro Frenquellucci e Angelo Procaccini del Pd, Emidio Nardini e Massimo Speri di Ascolto&Partecipazione, Massimo Tamburri del M5S, Stefano Giammarini a rappresentare Francesco Viscione di Prospettiva Ascoli.

Apertura e chiusura affidate a Francesco Ameli, fresco segretario provinciale del Pd, ma soprattutto capogruppo del partito in Consiglio comunale. «Lo abbiamo ripetuto più volte e rinnoviamo anche oggi l’invito al sindaco a sederci attorno a un tavolo e a lavorare insieme per la città. Noi non siamo quelli che protestano e non propongono, e per questo non vogliono bene alla città, perchè abbiamo ormai perso il conto delle mozioni presentate in questi ultimi anni, la maggior parte delle quali non sono state prese in considerazione».

Il punto, o ticket, come lo chiama Ameli è quello di metà mandato. A due anni e mezzo dalle prossime Amministrative, il legame delle opposizioni non può che essere frutto delle comuni intenzioni di procedere uniti e compatti fino a quella data e non, come avvenuto spesso in passato, ognuno per conto proprio.

Il primo a destra è Stefano Giammarini

Ameli parte dalla situazione sanitaria, e non potrebbe essere altrimenti con quello che sta accadendo nelle ultime ore non solo ad Ascoli. E qui arriva la prima frustata.

«E’ un tema irrisolto da parte dell’Amministrazione comunale – dice – e sembra proprio che il sindaco non voglia affrontare la questione pandemia. La Regione ha individuato il punto vaccinale di San Benedetto da rafforzare e non quello di Ascoli e la risposta del sindaco è il silenzio. Sono davvero lontani i tempi in cui la voce dello stesso sindaco rimbalzava nelle vie di Ascoli, attraverso la fonica, invitando la gente a restare chiusi in casa. Oggi fa l’opposto. Il centrodestra, ad esempio, sembra molto più interessato alla nomina dei direttori generali della Sanità che non allo sciopero dei dipendenti di Area Vasta dove nessuno dell’Amministrazione comunale era presente. Da molto tempo chiediamo inutilmente un Consiglio comunale aperto sulla Sanità. La risposta è che il direttore generale di Area Vasta è di San Benedetto, che il direttore sanitario è di San Benedetto e che l’ospedale nuovo si farà a San Benedetto. Il sindaco una volta protestava davanti all’ospedale “Mazzoni”, e ora? C’era poi la Consulta della Sanità, ma non si riunisce dal tempo delle ultime elezioni regionali. E non riusciamo ad avere risposte nemmeno sui fronti dell’edilizia scolastica e dei rifiuti».

Massimo Tamburri

Massimo Tamburri: «In tutta Italia, anche ad Ascoli, stanno arrivando vagonate di soldi dall’Europa. Ma ad Ascoli come verranno spesi? Gli annunci sono roboanti e portano consensi, ok, ma poi San Benedetto ci ha superato come numero di abitanti e questo è frutto di decenni di errori. Trasparenza e professionalità sono decisive per governare ma ad Ascoli non ci sono. E’ una condanna per tutto il territorio perchè stiamo perdendo l’ultimo treno. Inoltre l’Amministrazione ascolana è al quarto posto in Italia per gli affidamenti diretti. Ne abbiamo la conferma dopo aver visionato spese, documenti e progetti».

Emidio Nardini

Emidio Nardini: «Stiamo prendendo una brutta china con questa Amministrazione ceca e sorda. Il sindaco parla di una partecipazione che non c’è. Esempio l’esternalizzazione/privatizzazione della biblioteca comunale. C’è stato un forum dei cittadini, il Comune è stato informato dei risultati ma non risponde. Gli affidamenti diretti? Non può essere una regola e su questo abbiamo fatto una interrogazione a risposta scritta che ci lascia molto delusi. Ma come vengono gestiti i soldi pubblici?».

Massimo Speri

Massimo Speri: «La nuova visione della città all’inizio sembra chissà cosa, ma l’attitudine per raggiungere certo obiettivi si vede anche dalle piccole cose che non sono meno importanti solo perchè ci sono in ballo 15.000 e non 80.000 euro. La pubblicità non sta facendo il paio con la sostanza perchè questa è una Amministrazione che parla per slogan, poi alla fine pagano i cittadini. Siamo stati accusati di non avere a cuore la città, ma è il contrario. Sull’edilizia scolastica invito le mamme che affollano chat telefoniche magari lamentandosi che sono troppi i compiti per i loro figli ad interessarsi della sicurezza degli edifici dove ogni giorno si recano i propri figli».

Pietro Frenquellucci

Pietro Frenquellucci: «Amministrare e fare propaganda sono due cose diverse. Faccio un breve elenco. I lavori al ponte di San Filippo non sono mai partiti. Idem quelli in corso Trento e Trieste il cui annuncio risale a quasi due anni fa. Idem il ponte della ciclopedonale a San Pietro in Castello e la ripavimentazione di Piazza Arringo. Discorso a arte per il mattatoio. L’intenzione era di alienarlo, poi siccome dalla vendita al bando sarebbe stata ricavata poca cosa, è stato fatto dietro front e deciso di ristrutturarlo per una spesa di 700.000 euro: dov’è il progetto? Infine il centro storico. C’è un progetto per realizzare studentato e mensa per gli studenti nella zona dell’ex “Mazzoni”. Cioè ragazzi messi in un ghetto sopra la città dove mangiano, dormono e studiano. Poi il fine settimana se ne tornano nelle loro città, e in centro non mettono piede. E’ una scelta folle».

Angelo Procaccini

Angelo Procaccini: «Il sindaco nel 2021 ha speso 175.000 euro per la comunicazione ma è sbagliata la dicitura perchè li ha spesi per la propaganda. Con quei soldi si potevano dare due appartamenti a giovani coppie povere, investire sul sociale. Come chiede anche a noi, che si svesta anche lui della casacca politica e dia risposte ad esempio sull’ospedale, su quelli che prima erano i cosiddetti “percorsi puliti” e “percorsi sporchi”. Su questo, che protesti insieme a noi. Il Piano Sosta? L’obiettivo è affollare il centro di auto? La realtà è invece che i residenti di Campo Parignano pagheranno i debiti con la Saba: è un ingiustizia sociale. Spero infine che con il 2022 si affronti il problema del comportamento di alcuni consiglieri comunali fuori dall’assise».

Stefano Giammarini: «Le politiche della Regione Marche sulla Sanità sono sbagliate e il sindaco deve scendere in campo per difendere l’ospedale “Mazzoni”. Poi non ci lamentiamo che gli ascolani sono sempre meno perchè vanno a vivere sulla costa. La Sanità non deve avere colori politici».

 


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