di Luca Capponi
Venghino signori venghino. Una volta era il momento clou per i sognatori-giocatori. Con tanto di estrazioni in diretta Rai e milioni di telespettatori in ansia da collegamento. Oggi, col mondo pieno di possibilità ludiche online e non (con i conseguenti effetti poco edificanti che parlano di milioni di persone affette da ludopatia, fenomeno di cui si parla sempre troppo poco ), sembra quasi un ritorno al passato che sa di vintage. Ed anche un po’ di buono.
La mitica Lotteria Italia. Quella della Befana. Che porta(va) i milioni magari in famiglie che faticavano a mettere insieme un pranzo e una cena. La botta di fortuna che ripristinava il giusto, che ti faceva credere nel meglio. Anche per quelli meno fortunati. Una mannaia al contrario. E chi se la scorda.
Difatti è ancora qui. Stasera, 6 gennaio 2022, la fatidica estrazione. Perché c’è ancora chi ci crede. Mai adesso come in passato, col 39% di biglietti venduti in più rispetto all’edizione 2021. Nelle Marche, ad esempio, ecco 155.600 tagliandi. Si tratta del 2,5% del totale, con la nostra regione al decimo posto in Italia.
La provincia in cui sono stati staccati più tagliandi è Ancona, con 55.060, seguita da Pesaro Urbino con 36.320, da Macerata con 25.200, da Fermo con 21.400 e da Ascoli con 17.620 tagliandi.
Nella scorsa edizione, ricorda l’agenzia Agimeg, nelle Marche sono stati vinti complessivamente 5.100.000 euro euro, grazie al primo premio da 5 milioni venduto a Pesaro. In luce anche quattro slot da 25.000 euro che hanno premiato Fano, Ancona, Trecastelli (An) e Porto Recanati.
Insomma, materia buona per provarci. Anche perché, oltre al primato pesarese dello scorso anno, si ricordano pure i 2 milioni di euro vinti a Senigallia nel 2014, secondo premio di quell’edizione.
Troppo poco per crederci? Chissà. Col gioco (e con la vita) non si sa mai.
Curiosità: c’è chi insegue una vincita milionaria per tutta la vita, ma nella storia della Lotteria Italia non mancano casi di dimenticanze clamorose. Negli ultimi 20 anni non sono stati riscossi premi per quasi 30 milioni di euro. Il primato (in negativo) spetta all’edizione 2008/2009, quando un giocatore di Roma non ritirò il primo premio da 5 milioni di euro, poi messo nuovamente in palio l’anno successivo (e questa volta vinto ed incassato). Quell’edizione va ricordata anche per il record di premi non incassati, il cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro. Nell’edizione 2015-2016, sono stati “dimenticati” oltre 2,9 milioni di euro, tra cui il secondo premio da 2 milioni di euro vinto a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta. Ma anche nel 2012 ci fu un clamoroso caso di vincita dimenticata. Non venne infatti mai riscosso il secondo premio da 2 milioni di euro e in totale furono quasi 3 i milioni lasciati nelle casse dello Stato, mentre nel 2014 furono scordati 1,7 milioni, tra cui il quarto premio finito a L’Aquila.
Ins0mma, sfidare la sorte sì. Ma con gli occhi bene svegli.
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