“Passeggiate vagabonde” nel 2004 nel giardino della Fondazione con Giuseppe Marinelli
di Andrea Ferretti
La Fondazione Don Giuseppe Fabiani, dedicata allo storico ed educatore ascolano (1897-1965), ha pubblicato, in una nuova edizione, un altro volume dello storico parroco, personaggio della vita e della cultura ascolana dello scorso secolo. Non è il primo lavoro del genere, sempre nel segno di Don Fabiani, e non sarà l’ultimo. In precedenza era avvenuto nel 2000 per “Missionari ascolani”, nel 2009 per “Artisti del Sei-Settecento in Ascoli”, nel 2012 per “Ascoli nell’Ottocento” e nel 2017 per “Cola dell’Amatrice secondo i documenti ascolani”.
L’obiettivo ora è completare il ciclo con i volumi I e II di “Ascoli nel Quattrocento” e “Ascoli nel Cinquecento”, pubblicazioni ormai introvabili (chi ce l’ha lo considera una reliquia) che hanno reso famosa Ascoli in tutto il mondo.
L’ultimo in nuova versione è “Gli Ebrei ed il Monte di Pietà in Ascoli”. Venne stampato la prima volta nel 1942, ora è stato impaginato dal professor Tonino Ticchiarelli e la sua presentazione è avvenuta nella Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani: una scelta non a caso perché è lì che il 15 gennaio 1458 si riunì il Consiglio generale del Comune per deliberare l’istituzione del Monte.
La Fondazione Fabiani dopo il picco della pandemia covid nel 2020, ha festeggiato nel 2021 i vent’anni di vita. Fu costituita nel 2001 per promuovere e divulgare la figura e l’opera di Don Giuseppe Fabiani (1897-1965) attraverso la catalogazione e ripubblicazione dei suoi scritti.
Fondatori il Comune di Ascoli, la parrocchia di San Pietro Martire (nel tempo ha assorbito la parrocchia di San Giacomo Apostolo retta per tanti anni da Don Fabiani), la Fondazione Carisap, l’associazione degli ex parrocchiani “Chigghie de San Giacheme”, gli eredi della famiglia Fabiani. La sede, anche questa scelta non casuale, nell’ex canonica di San Giacomo Apostolo in via Annibal Caro dove, al primo piano, abitava Don Giuseppe Fabiani. Il direttivo è presieduto da Franco Laganà e ne fanno parte Maria Casula, Augusto Agostini, Sabina Gaspari, Enzo Morganti, Giovanni Silvestri e Rodolfo Terpolilli,
Tra le principali attività della Fondazione ricordiamo, dal 2003, il ciclo “Passeggiate vagabonde” e, dal 2006, i “Venerdì dialettali”. Dal 2009 è stato invece attivato un Premio di laurea Don Giuseppe Fabiani insieme all’Archivio di Stato di Ascoli.
In questi venti anni la Fondazione ha anche promosso altri volumi come “Antologia di scritti di Don Giuseppe Fabiani” (in tre volumi) del 2002, “Scritti di Don Vincenzo Paoletti” del 2009, “La parrocchia di San Giacomo Apostolo al tempo di don Giuseppe Fabiani” del 2012, gli atti del convegno “Giuseppe Fabiani, educatore, intellettuale e sacerdote del Novecento” del 2015. Non solo, ma nella sua “bacheca” figurano anche la mostra “Sfamando la vita – I Cappuccini delle Marche Missionari in Etiopia” (2003, Palazzo dei Capitani) e il concorso per gli studenti del triennio delle Superiori “Piceno in un click” organizzato nel 2015 con la presenza della giornalista e divulgatrice televisiva Licia Colò.
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