Dopo il presidio davanti del Pd davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli e dopo la risposta di Andrea Assenti (sambenedettese e consigliere regionale di Fratelli d’Italia) e l’entrata a gamba tesa del comitato “Salviamo kil Madonna del Soccorso”, a gettare acqua sul fuoco ci pensa Claudio Benigni, segretario comunale del Pd di San Benedetto.
Claudio Benigni
Ecco il suo intervento: «Come Pd di San Benedetto non possiamo che essere al fianco dei compagni di Ascoli che chiedono garanzie per l’ospedale “Mazzoni” dando enfasi alla mala gestione della giunta regionale sull’emergenza pandemica e anche sul come si continui a fare propaganda ingannevole sul futuro delle strutture ospedaliere. Ma questo non può significare che si manifesti contro.
È stato facile condividere l’esigenza di mettere sul banco degli imputati il centrodestra e chiedergli il conto – aggiunge – così come è stato giustamente fatto, con una interrogazione ad hoc, che finirà per mettere in evidenza la politica degli annunci del governo regionale. Una politica, che come tutti hanno visto, è sprovvista di programmazione, di fondi e di una qualsivoglia idea di cosa prevedere nel nuovo ospedale per quanto concerne specialità, servizi, strutture operative, tecnologie diagnostiche, ecc.
Altra cosa è però il riproporre un dualismo Ascoli-San Benedetto sul tema Sanità, controproducente sia sul piano politico che sanitario.
Il Partito Democratico sambenedettese sta con i sambenedettesi, questo è ovvio, e auspica che non ci si opponga mai ad un ospedale territoriale, quand’anche il reale intento sia quello di combattere le destre, perché il Pd sambenedettese non lo ha mai fatto, e rifiuta a priori di disquisire contro e a maggior ragione sul “Mazzoni”.
Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto
Tutto ciò premesso, crediamo che d’ora in avanti sia indispensabile seguitare a vigilare sulla giunta Acquaroli per evidenziarne le incongruenze rispetto alle promesse elettorali, e pretendere una drastica virata nella gestione della sanità pubblica, oramai al collasso, per potenziare i servizi esistenti e difendere il diritto alla salute dei cittadini piceni tutti, senza alcuna differenza che risiedano nelle zone interne o sulla costa.
Consapevoli che il tema della sanità sia la vera priorità del Piceno e assodato che i contenuti degli ospedali siano molto più importanti dei contenitori, siamo convinti che il futuro della Sanità picena e non, sia si nel potenziamento dei nosocomi ma soprattutto della medicina territoriale e nella propria interazione-integrazione con le strutture ospedaliere.
Ed è proprio perciò che intendiamo occuparci di dette tematiche organizzando prossimamente qui su San Benedetto un’agorà democratica specifica, alla quale invitare non solo le altre forze politiche ma anche i medici, senza dubbio i principali attori per competenza e per conoscenza delle criticità».
Sanità, Andrea Assenti (Fratelli d’Italia): «Becero campanilismo del Pd ascolano»
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