Ascoli, ecco Falasco:
«E’ un onore essere qui»

SERIE B- Il difensore (esterno sinistro ma all'occorrenza un jolly) ha raggiunto i nuovi compagni appena si è negativizzato dal covid. Col Pordenone, insieme a Tsadjout, ha affrontato il Cosenza un mese fa. Ha già giocato anche con Leali, D'Orazio e Bidaoui
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Appena si è negativizzato al covid ha raggiunto i nuovo compagni. Ecco Nicola Falasco, alla sua prima giornata da calciatore dell’Ascoli, arrivato dal Pordenone come Tsadjout.

«Essere qui per me è un onore. La trattativa risale ai primi giorni di mercato, abbiamo fatto presto a trovare l’accordo, ma poi c’è stato il problema del covid, sono risultato positivo, nonostante avessi fatto le tre dosi di vaccino, ma finalmente sono qua».

Falasco

Falasco ritrova Tsadjout, suo compagno di squadra al Pordenone: «Avevo sentito Tsadjout appena era arrivato qui, gli avevo fatto i complimenti e l’in bocca al lupo, poi l’ho risentito quando si era sbloccata la mia situazione, gli avevo chiesto com’erano stati i primi giorni e il primo impatto. Mi aveva detto che era molto contento e che il gruppo lo aveva accolto molto bene».

Il difensore ha ritrovato all’Ascoli molti ex compagni. «Sono fortunato da questo punto di vista perché conosco molti bianconeri. Con Leali ho giocato nel settore giovanile a Brescia, con Bidaoui ad Avellino, con D’Orazio alla Pistoiese. Poi ci sono i veneti, soprattutto Maistro che abita a pochi chilometri da casa mia. Ho trovato un gruppo di bravi ragazzi che mi hanno accolto veramente bene, sono contento».

Terzino sinistro con una certa propensione offensiva, Falasco può giocare anche da centrale. L’ha già fatto ai tempi del Perugia. Ma ha giocato anche come esterno di centrocampo a Cesena, Avellino e Perugia.

Tsadjout

Sulla vittoria di Terni: «Ho visto la partita insieme a Buchel ed ho visto una squadra che nelle difficoltà è molto unita, messa bene in campo. Dobbiamo continuare su questa strada, sabato a Cosenza ci aspetta una partita impegnativa».

Falasco un mese fa ha affrontato i calabresi con il Pordenone. «E’ una squadra tosta, soprattutto in casa, con l’atteggiamento di chi deve salvarsi, ma noi l’affronteremo nel modo giusto».

Dopo il primo allenamento con i nuovi compagni: «Devo sistemarmi fisicamente perché il covid mi ha tenuto più fermo del dovuto, devo solo mettere un po’ di allenamenti nelle gambe. Il mister ci ha detto che dobbiamo pensare a una gara alla volta e mantenere il trend positivo che abbiamo fuori casa migliorando quello interno: con il lavoro ce la faremo».


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