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Imprese del Piceno Consind,
arrivano 22 milioni

ASCOLI - Le imprese che ricadono nel perimetro di riferimento del Consorzio per lo Sviluppo Industriale beneficeranno di un importante contributo stanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'assessore regionale Castelli: «Abbiamo avviati i contatti con l'Agenzia per la Coesione al fine di gestire al meglio i fondi»
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Le imprese che ricadono nel perimetro di riferimento del Consorzio per lo Sviluppo Industriale “Piceno – Consind” potranno beneficiare di un importante contributo stanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’assessore Castelli

Il territorio dell’ex Cassa del Mezzogiorno ricadente nella provincia di Ascoli è stato inserito, infatti, nel novero dei 6 consorzi italiani (Roma/Latina; Sud Pontino; Lazio Meridionale; Frosinone; provincia di Rieti) cui sono indirizzate ingenti risorse pari a circa 22 milioni di euro ciascuno.

«Si tratta di una buona notizia per molte aziende della nostra provincia -commenta Guido Castelli, assessore regionale con delega alle aree di crisi complessa-. Specie per quelle limitrofe alla regione Abruzzo dove operano sgravi ed incentivi molto più intensi e significativi di quelli riconosciuti alle aziende marchigiane. Questo contributo, afferente al “Fondo di sostegno ai comuni marginali” approvato nella legge di stabilità per il 2021, era stato concepito dal Legislatore proprio come una sorta di compensazione  giustificata dalla marcata differenziazione tra le agevolazioni accordate ai territori del Sud e quelle riconosciute alle aziende ubicate immediatamente a settentrione, come appunto quelle con sede nel territorio ex Casmez della provincia di Ascoli. Ovviamente avremmo preferito poter godere dei medesimi benefici del Sud, come la riduzione del 30% dei contributi sul lavoro, ma al di là di questo cercheremo di valorizzare al meglio le azioni e i programmi da alimentare con questo fondo».

In totale, il finanziamento è pari a 136 milioni così ripartiti: 48 milioni di euro per il 2021, 43 milioni di euro per il 2022 e 45 milioni di euro per il 2023. Il tutto diviso equamente tra le sei realtà individuate.

«Si tratta di fondi che saranno interamente gestiti dall’Agenzia per la Coesione con la quale abbiamo già collaborato in occasione del Contratto Istituzionale di Sviluppo per il cratere -conclude Castelli-. A tal riguardo, da parte della Regione sono stati avviati già i contatti con l’Agenzia che sarà l’organo istituzionale chiamato a gestire l’importante fondo. Per ottimizzare i tempi e per rendere ancora più sistemica questa iniziativa, in piena intesa con l’Agenzia preposta e le autorità competenti, si è proposto di condividere, fin da subito, finalità, contenuti tecnici e tematiche da inserire nei relativi bandi prossimi alla pubblicazione. Anche per evitare sovrapposizioni e finalizzare nel modo migliore le risorse che, evidentemente, si aggiungeranno a quelle già proposte dalla Regione».


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