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Summit per il porto
Autorità di sistema,
Comune e Capitaneria
pianificano i prossimi interventi

SAN BENEDETTO - Punto sulle opere prioritarie dello scalo e sulle prospettive di sviluppo. Nel 2022 investimento di 2.1600.000 euro per il dragaggio dell’imboccatura e per il restauro conservativo della porzione di muro paraonde del molo nord
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Incontro tra l’Amministrazione comunale, la Capitaneria di porto e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrale.

L’ammiraglio Giovanni Pettorino ha accolto il sindaco Antonio Spazzafumo, l’assessore al piano del porto Bruno Gabrielli e il comandante della Capitaneria Marco Mancini. Oggetto dell’incontro una approfondita analisi sullo scalo, con particolare attenzione ai cantieri in avvio e di prossima attivazione. L’Autorità di sistema portuale ha aggiornato lo stato delle procedure attualmente prioritarie per lo scalo: il dragaggio dell’imboccatura dello scalo e il muro storico paraonde.

Gabrielli, Pettorino, Spazzafumo e Mancini

Dragaggio dell’imboccatura del porto: Obiettivo del dragaggio è di approfondire a -5 metri la canaletta di accesso allo scalo. L’importo messo a bilancio dall’ADSP è di 1,8 milioni di euro con la previsione di scavare circa 100.000 metri cubi di sedimenti. Entro i prossimi 20 giorni verrà avviata la caratterizzazione ambientale, fondamentale per definire il progetto di dragaggio e di gestione dei sedimenti. Si prevede di disporre dei risultati della caratterizzazione entro fine marzo per elaborare il progetto di dragaggio da appaltare; l’inizio dei lavori è previsto entro l’anno. Si tratta del tanto atteso intervento che consentirà di passare da una gestione emergenziale ad una ordinaria delle attività di dragaggio dello scalo, risolvendo le criticità di accesso e uscita dal porto subite dalla marineria locale.

Nel frattempo proseguirà l’attenzione allo stato della canaletta per assicurare l’accesso sicuro al porto, tema sempre sensibile.

Per lo storico muro paraonde è stata selezionata l’impresa che avvierà i lavori entro il prossimo mese di marzo con durata di 5 mesi. L’intervento riguarda la porzione centrale lunga 100 metri del muro, che ha un’estensione complessiva di 650 metri. I lavori consentiranno di recuperare e restaurare il manufatto, restituendogli funzionalità e decoro. Il progetto, del complessivo valore di 360.000 euro, è cofinanziato per la maggior parte (300.000 euro) con fondi ministeriali.

Un approfondimento specifico ha riguardato i servizi di interesse generale del porto, stante la collaborazione proficua con l’Amministrazione comunale, concordando sull’opportunità di rafforzare la collaborazione per migliorare il livello qualitativo degli stessi.

Infine, è stato dato conto delle opere previste dal Pnrr e dai fondi nazionali ad esso connessi in capo al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Oltre all’investimento da mezzo milione di euro per equipaggiare il porto di un impianto di piccola scala per l’erogazione di corrente elettrica da banchina, previsto nel piano nazionale del “cold ironing”, per il porto sono previsti interventi a valere sul bando Greenports per l’efficienza energetica. Dal punto di vista infrastrutturale è previsto il finanziamento della vasca di colmata dello scalo, infrastruttura essenziale per consentire il dragaggio sostenibile del porto di San Benedetto del Tronto. Su questa infrastruttura l’amministrazione comunale ha insistito affinché la vasca sia prioritariamente dedicata a risolvere le problematiche di dragaggio dello scalo sambenedettese.

 

 


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