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Al centro vaccini col cartello di protesta:
«È un ricatto e lo faccio
contro la mia volontà,
ma non sono un no vax»

ASCOLI - Dario Tomassetti, 55enne di Roccafluvione, si è presentato così al palazzetto dello sport di Monticelli per sottoporsi alla prima dose: «Non me la sono sentito di fare da cavia e quindi ho sempre "resistito". Ho ceduto per mantenere il lavoro, visto che non ho avuto un'occupazione per 3 anni. Troppi però i punti da chiarire. Dopo la somministrazione non sono stato bene, tra dolori e crampi addominali»
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di Luca Capponi 

 

“Mi vaccino contro la mia volontà dietro ricatto del governo Draghi”.

La protesta passa da una foto e da un cartello. Dario Tomassetti, 55enne di Roccafluvione, si è presentato così al centro vaccinale di Ascoli per effettuare la prima dose. Inutile girare intorno sul motivo della decisione, che è lui stesso a spiegare in maniera sin troppo chiara.

Dario Tomassetti col suo cartello

«Innanzitutto non sono un no vax,  visto che di vaccinazioni ne ho fatte diverse, essendo stato anche nell’Esercito per 5 anni, ho vaccinato i miei figli anche contro la meningite -spiega-. Per questo tipo di vaccino, se così lo vogliamo chiamare poiché la sperimentazione finirà nel 2023, non sono stato mai a favore. Non me la sono sentito di fare da cavia e quindi ho sempre “resistito”. Premetto che per 3 anni non ho lavorato e che per 4 mesi non ho avuto nessun reddito, quindi quando ad ottobre mi si è presentata l’occasione di un lavoro, pur di avere la possibilità di avere un guadagno, ho iniziato a farmi i tamponi per avere il green pass richiesto dall’azienda».

«Ad un certo punto però è venuto fuori l’obbligo vaccinale per gli over 50, inoltre dal 15 febbraio entra in vigore il super green pass nei luoghi di lavoro -prosegue Tomassetti-. A questo punto non c’è via di scampo, devo per forza vaccinarmi almeno che non mi ammali di Covid. Ho aspettato fino all’ultimo giorno disponibile in quanto per avere il super green pass ci vogliono 15 giorni dopo la vaccinazione».

«In merito all’obbligo vaccinale, come fa a definirsi obbligo se poi devo firmare un consenso informato dove mi assumo tutte le responsabilità di eventuali reazioni avverse? -si chiede- Come faccio a sapere se sono allergico ad una delle sostanze presenti nel siero? Come faccio a sapere se in quel momento ho un cancro o una leucemia? Comunque sia, non avrei potuto evitare di vaccinarmi pagando la multa, perché i signori del governo l’hanno studiata bene, cioè hanno usato il ricatto del super green pass nei luoghi di lavoro. Quindi, ti vaccini o ti tolgo il diritto al lavoro».

«Alla fine, mi sono presentato all’hub vaccinale, ho espresso il mio parere e mi sono fatto vaccinare -va avanti Tomassetti-. Da premettere che negli ultimi 2 anni non sono mai stato male, ho fatto sempre una vita regolare facendo anche sport e nell’azienda in cui lavoro da interinale sono stato quello che sostituiva i contagiati dal Covid, adesso dopo il vaccino ho avuto febbre i primi due giorni, dolore al braccio e spalla, crampi addominali, formicolio e pesantezza alle gambe, ho dovuto prendere qualche giorno di malattia così che non posso andare a lavorare per ricoprire le esigenze per la quale l’azienda mi aveva assunto».

«Ho sempre rispettato le scelte degli altri, anche se quando domando “perché ti sei vaccinato? “ la risposta all’80% delle persone non è mai per convinzione ma più che altro per non sottostare alle tante restrizioni del caso -è la conclusione-. Ripeto, non sono un no vax,  quindi se fosse stato un vaccino già sperimentato non avrei avuto problemi».

 

 

 


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