di Epifanio Pierantozzi
Chi ricorda la targa della propria auto? Facciamo un 30% (sono ottimista)? Questi Pico della Mirandola sono fortunati poiché potranno parcheggiare. Tutti gli altri sarà bene che si attrezzino annotando la targa della propria auto sul cellulare, su un cartoncino da allegare al portachiavi o, se si ha fretta, sul palmo della mano come si usava ai tempi della scuola. Tutto questo perché, con una discrezione encomiabile, ad Ascoli sono entrati in funzione nuovi parchimetri che non rilasciano lo scontrino per la sosta se non digiti prima la targa dell’auto.
Una buona iniziativa – già in uso in numerose città, come la “cugina” Fermo – che viola la privacy (ma, se serve, sarà un eccellente alibi) , ma scoraggia chi magari allunga uno scontrino “ancora valido” a chi parcheggia al suo posto. Se non fossero i pochi centesimi di guadagno, sarebbero già spuntati i “bagarini” con ticket ancora validi per un’ora di sosta a metà prezzo.
Magari Saba e Amministrazione comunale potevano renderlo noto con un comunicato stampa, ma di solito questi vengono redatti per… buone notizie, non certo per una ulteriore incombenza per cittadino, (tralasciando sempre la privacy palesemente violata.
Vuoi vedere che a qualcuno verrà l’idea di fondare un comitato “no targa”? La domanda sorge spontanea, come avrebbe detto il famoso collega Antonio Lubrano: se si sbaglia a digitare la targa, scatta la multa anche l’obolo è stato versato? Chiedo per un amico (cit. Ficarra e Picone).
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