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Degrado e loculi in prestito: “Progetto Paese” interroga sul cimitero

RIPATRANSONE - I consiglieri d'opposizione chiedono al sindaco risposta orla e e scritta al prossimo Consiglio comunale. Ricordano il loro appello del 2017, i nuovi loculi del 2019 che si sono rivelati insufficienti. Ma producono anche le foto che testimoniano diverse situazioni di incuria e degrado
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Mancano i loculi al cimitero di Ripatransone ed ecco che in Consiglio comunale scatta l’interrogazione dei consiglieri d’opposizione di “Progetto Paese”. L’hanno presentata Antonio De Angelis, Giada Pierantozzi, Roberta Capocasa e Luca Vitale.

Secondo loro i parenti dei defunti sono costretti ad affrontare un umiliante e ingiusto disagio perché possono garantire solo una sepoltura temporanea nel cimitero utilizzando tombe prese in prestito.

«Nel novembre 2017 – dicono e scrivono i firmatari – facemmo appello all’allora commissario prefettizio portandolo a conoscenza dell’emergenza: mancanza di loculi, posti a terra e colombaie. Nel 2018 il grande annuncio dell’Amministrazione comunale per l’assegnazione dell’appalto per la costruzione di loculi, ma i lavori iniziarono il 14 giugno 2019, dopo sette mesi. La saturazione dei posti “pubblici” era facilmente prevedibile, e l’esiguità dei nuovi posti realizzati, solo 56, non ha risolto la criticità creando un nuovo stato di emergenza. Dare una sepoltura provvisoria ai propri cari è segno della grande difficoltà nella gestione della vicenda».

Consiglieri critici anche sulla questione manutenzione, poiché «nonostante le continue segnalazioni dei mesi scorsi, nulla è cambiato al cimitero, con incuria e degrado ovunque, basta fare due passi all’interno del cimitero».

“Progetto Paese” chiede al sindaco Alessandro Lucciarini de Vincenzi risposta scritta e orale nel prossimo Consiglio comunale.

 


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