Festa della donna, premi alle neo mamme: scatta la polemica

CASTEL DI LAMA - La scelta dell’Amministrazione comunale di riservare un riconoscimento alle madri dei nati nel 2021 e 2022 in concomitanza con la "Giornata internazionale dei diritti della donna" ha fatto gridare allo scandalo in paese. Botta e risposta tra gli oppositori, tra cui l’ex vice sindaco Gianluca Re («bentornato Medioevo»), e il sindaco Mauro Bochicchio («critiche assurde, è già campagna elettorale»)
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di Federico Ameli

 

Oltre alle tradizionali mimose e al consueto scambio di auguri, per quest’anno la Giornata internazionale dei diritti della donna ha portato a Castel di Lama una nuova ventata di polemiche.

 

A suscitare l’indignazione di alcuni cittadini, questa volta, è stata la scelta dell’Amministrazione comunale e di Art Com 2.0, la locale associazione di artigiani e commercianti, di riservare un premio alle mamme dei bimbi nati nel 2021 e 2022 nell’ambito delle celebrazioni della giornata dedicata alle donne.

Mauro Bochicchio

 

Al di là dello spettacolo teatrale a tema promosso in collaborazione con ProgettoTeatrale e in programma per la serata di venerdì 11 marzo nella sala consiliare del Comune, il sindaco Mauro Bochicchio ha infatti annunciato una premiazione speciale riservata alle neomamme del paese, che il prossimo 1 aprile verranno omaggiate con una pergamena che conserva il ricordo di alcune delle donne più rappresentative della storia di Castel di Lama, un ulivo bonsai come simbolo di pace e un buono spesa del valore di 200 euro esclusivamente riservato a chi avrà partorito nel mese di marzo.

 

«Una premiazione che vuole riconoscere il ruolo della donna che, mettendo al mondo i figli, dona  vita, speranza, sostegno e futuro – scrive a questo proposito Bochicchio sulla sua pagina Facebook – oggi, a tutte le donne che donano vita e si dedicano con i loro gesti quotidiani alla vita, dico grazie per quello che fanno quotidianamente per noi. Un pensiero particolare va alle donne ucraine, che difendono la vita da chi non ha rispetto per la vita».

 

Una decisione, quella dell’Amministrazione, che tra cittadini e semplici curiosi nel giro di poche ore ha suscitato il disappunto di diversi utenti della popolare piattaforma social, che hanno colto l’occasione per esprimere le proprie perplessità sulla volontà di riconoscere un premio alle sole mamme, escludendo così dalle celebrazioni tutte le donne lamensi che, per ragioni diverse, non hanno messo figli al mondo.

Gianluca Re

 

«Trasformare la Giornata internazionale dei diritti della donna in una festa della mamma è legato a una cultura retrograda e maschilista che vede la donna solo come angelo del focolare» commenta una donna su Facebook, mentre dal proprio profilo personale l’ex vicesindaco Gianluca Re fa ricorso all’ironia per polemizzare sulla premiazione.

 

«Bentornato Medioevo a Castel di Lama. Il sindaco ha avuto il coraggio di scrivere che premierà le donne che fanno figli, quasi che le altre non siano degne dello stesso riconoscimento – tuona Re – è un chiaro messaggio di discriminazione, retrogrado, antistorico e aberrante, l’ennesimo schiaffo che la nostra comunità non merita».

 

Puntuale la replica del sindaco Bochicchio, affidata nella serata di ieri ancora una volta ai social.

 

«Ringrazio di cuore coloro che anche oggi hanno avuto un pensiero per me cercando di trasformare un post nel quale si illustrava sinteticamente un’iniziativa in un pensiero discriminatorio nei confronti delle donne che non hanno figli – scrive il primo cittadino – ci vuole davvero tanta fantasia per pensare che il sottoscritto arrivi a porre in atto simili azioni soprattutto quando sanno tutti che fino a poco tempo fa mia moglie apparteneva alla categoria che oggi, secondo qualcuno, vorrei discriminare.

 

L’assurdo tocca poi livelli inimmaginabili quando un ringraziamento a tutte le donne che donano vita e si dedicano, con i loro gesti quotidiani, alla vita – ovvero a tutte quelle che dedicano il loro tempo al prossimo, mica solo alle madri – si trasforma in “residuo di pensiero fallocratico e androcentrico”.

 

Comprendo che l’iniziativa organizzata possa non piacere – conclude Bochicchio – comprendo che in virtù dell’avvio della campagna elettorale qualsiasi iniziativa debba essere criticata a priori, ma ogni tanto un po’ di continenza non guasterebbe».


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