Il 118 compie 30 anni: la torre di Palazzo dei Capitani si tinge di blu

ASCOLI - L'illuminazione che omaggia il servizio, istituito il 27 marzo 1992, in Piazza del Popolo, si sposa perfettamente con quella che riproduce la bandiera Ucraina. Il modello più efficace del servizio di emergenza in 14 punti è il contenuto di un documento consegnato al presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, nel corso della manifestazione  promossa dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea
...

 

Palazzo dei Capitani con la torre illuminata di blu, in omaggio al 118, e sotto con i colori della bandiera ucraina (Foto di Giandomenico Lupi)

 

 

Per tre giorni, da oggi venerdì 18 marzo fino a domenica 20, la torre del Palazzo dei Capitani di Ascoli è illuminata di blu per celebrare e valorizzare l’impegno costante e prezioso profuso dal 118 di cui quest’anno si festeggia il trentennale.

E proprio in questa occasione, il monumento che domina il “salotto” ascolano, Piazza del Popolo, si divide tra il blu, che omaggia gli operatori del 118, e l’azzurro e il giallo della bandiera dell’Ucraina.

 

L’insieme, seppure involontario, sottolinea quanto sia importante la vita umana, quanti non si risparmiano per salvare persone in pericolo, per un malore o un incidente, in qualsiasi condizione. Mentre in un Paese a noi vicino si fa sfregio della vita, a suon di bombe e, tra un po’ di stenti.

 

Il 118 fu istituito il 27 marzo del 1992 con decreto del Presidente della Repubblica. «Esattamente trent’anni fa – ricorda una nota della direzione generale Asur –  prendeva avvio in forma sperimentale un servizio per l’epoca innovativo e destinato a divenire un punto di riferimento anche per la nostra comunità.

Per tale ricorrenza è stato  proposto ai sindaci dei Comuni in cui insistono le Centrali Operative 118 (Pesaro, Ancona, Macerata e Ascoli), l’illuminazione della sede municipale o altro monumento rappresentativo con il colore blu – colore da sempre di riferimento per il 118 – in previsione del fine settimana dal 18-19-20 marzo.

Si ringraziano i sindaci coinvolti che, nell’accogliere con piacere l’iniziativa per celebrare e valorizzare l’impegno costante e prezioso profuso dal Servizio Emergenza Sanitaria Territoriale 118 per la tutela e la salvaguardia della salute a beneficio della collettività, hanno individuato: a Pesaro Baia Flaminia e la Fontana di Piazzale Matteotti, ad Ancona il Teatro delle Muse, a Macerata il Teatro Sferisterio e ad Ascoli  la torre dei Capitani del Palazzo del Popolo».

 

Sempre oggi è stato consegnato un documento (vedi in fondo all’articolo), in 14 punti, nelle mani del presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, dalle associazioni che fanno capo al 118.

Richieste operative su cui costruire un nuovo e più efficace modello di servizio e sulle quali lo stesso Latini ha garantito la massima attenzione da parte dell’Assemblea legislativa. L’atto simbolico al termine dell’appuntamento organizzato ad Ancona, nell’aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica.

«Quello che il 27 marzo del ’92 portò all’approvazione della legge per la sua istituzione – ha sottolineato lo stesso Latini – fu un percorso lungo e si concluse in un periodo particolarmente travagliato per la Repubblica Italiana. Ma leggendo gli atti dell’epoca, emerge chiaramente quanto impegno fu messo in campo dal legislatore affinché la tutela dell’emergenza fosse posta al centro degli interventi da attuare.

 

La pandemia ancora in atto ci ha fatto capire, se ancora ce ne fosse bisogno, come questo servizio sia essenziale nell’ambito del settore sanitario e come oggi vada coerentemente rivisto e riformulato in termini di profili, iniziative e strutture. La giornata di oggi vuole rappresentare l’avvio di un confronto a cui far seguire azioni concrete a sostegno dello stesso servizio per il bene di tutta la nostra comunità».

 

Organizzato dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa, l’appuntamento nell’aula “Montessori” è stata l’occasione per parlare dell’attuale situazione e delle prospettive future del servizio.

 

«Trent’anni di 118 significano – ha affermato il direttore generale dell’Asur, Nadia Stortitrent’anni di cambiamento sistema sanitario nazionale. L’istituzione del 118 ha mutato effettivamente la fotografia della nostra sanità, ma oggi serve un cambiamento. E’ necessario puntare ancora di più sulla formazione dei medici, del personale sanitario. Un lavoro non facile, il loro, ma che esercitano con estrema professionalità, salvando ogni giorno vite umane».

Nel corso dell’iniziativa gli interventi di Elena Leonardi e Simona Lupini, rispettivamente presidente e vice della Commissione regionale Sanità.

 

«Non celebriamo soltanto i trenta anni del servizio – hanno evidenziato – ma rendiamo merito all’intero sistema di emergenza che ricomprende la parte sanitaria e quella di volontariato. Dopo trent’anni è ovvio che molte cose vanne riviste, intercettando i bisogni degli operatori e ricreando la sua funzionalità rispetto alle mutate esigenze». La carenza di personale tra le principali criticità. «Da oggi si avvia un confronto più stretto con le istituzioni e la politica, che speriamo possa consolidarsi per dare soluzioni ai problemi esistenti».

Negli interventi delle associazioni in primo piano soprattutto i problemi generali del settore, che si sono acuiti con la pandemia da covid, e le ipotesi, nonché le progettualità, da prendere in esame per il prossimo futuro, affinché il servizio sia sempre più efficiente.

 

QUI DI SEGUITO IL DOCUMENTO

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X