Cinque nuove telecamere a Grottammare: arrivano a 20 i punti di osservazione

SICUREZZA - Partiti i lavori per l'ampliamento del sistema di videosorveglianza nella pineta dei Bersaglieri, sul lungomare sud. Piergallini: «Rete per raccogliere dati determinanti per amministrare un territorio. La sfida è trovare il giusto equilibrio tra la privacy del singolo e l’interesse collettivo»
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Sono partiti nella pineta dei Bersaglieri a Grottammare, sul lungomare sud, i lavori di ampliamento del sistema di videosorveglianza urbana che prevede l’installazione di cinque nuove telecamere. Salgono a 20 i punti di osservazione sul territorio.

 

L’estensione della rete ha l’obiettivo di vigilare i confini comunali e scoraggiare gli atti vandalici: 4 telecamere per il rilevamento del transito dei veicoli (sistema OCR) verranno posizionate sulla Valtesino est all’incrocio con via Cuba, sul lungomare De Gasperi al confine con San Benedetto, sulla Cuprense al confine con Ripatransone e lungo la strada comunale Bore Tesino. Una telecamera di contesto verrà installata nel sottopassaggio pedonale di via Matteotti.
Le opere sono finanziate con fondi comunali per complessivi 20.000 euro.

 

«Portiamo a compimento un intervento atteso da tempo – afferma il consigliere comunale delegato alle Manutenzioni, Bruno Talamonti e cioè vigilare anche sulle direttrici ovest-est del nostro territorio. L’ampliamento, inoltre, garantirà il monitoraggio di luoghi spesso nel mirino degli atti vandalici».

 

Il sistema di videosorveglianza urbana di Grottammare è stato inaugurato nel 2019, con la realizzazione di 11 punti di osservazione, serviti da telecamere per rilevamento transiti e telecamere di contesto per un totale di 15 apparecchi installati e un investimento iniziale di 50.000 euro.
L’ampliamento in corso è stato approvato dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica lo scorso 23 febbraio.

«E’ innegabile – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – che l’installazione di una infrastruttura di videosorveglianza è un risultato tra i più importanti di questa Amministrazione. Infrastruttura che, una volta compiuto l’investimento iniziale, ha reso più semplice il suo progressivo ampliamento, scaglionabile a seconda delle risorse disponibili.

 

Non si tratta soltanto di sicurezza urbana: ma anche di entrare nell’ottica che la video sorveglianza è uno degli strumenti strategici per costruire quella che viene definita una città smart. Città più ricche e avanzate in tal senso hanno strutturato, attraverso il sistema delle telecamere, una rete per raccogliere dati sul traffico e informazioni sulla vita del territorio che sono determinanti per amministrarlo. La sfida in questo senso è trovare il giusto equilibrio tra la privacy del singolo e l’interesse collettivo. Tema in cui bisogna agire con grande consapevolezza e discrezione».

 


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