Antonio Spazzafumo e Marco Fioravanti
di Maria Nerina Galiè
Aumento delle indennità di sindaci, assessori e presidenti del consiglio comunale. Dalla mensilità di gennaio 2022 già la busta paga degli amministratori locali è stata ritoccata in parte, in parte avverrà nel 2023 per essere a regime nel 2024.
La misura è contenuta nella Legge di Bilancio 2022 e motivata dall’esigenza di rendere più appetibile l’impegno amministrativo.
Sono in molti a chiedersi se è questo il momento giusto di dare più soldi a sindaci e assessori, soprattutto quando da due anni tutti gli italiani sono chiamati a stringere la cinghia per la crisi legata alla pandemia, appesantita ora dagli effetti della guerra in Ucraina. Se parliamo poi del Piceno e dell’area cratere, riaffiorano le ferite del sisma, che ha colpito in particolare i piccoli comuni dell’entroterra.
Sante Stangoni
Alcuni sindaci, proprio nel Piceno, hanno scelto di non applicare gli aumenti almeno per ora. Sono Sante Stangoni di Acquasanta e Amedeo Lupi di Force. Altrove, come a San Benedetto, c’è chi propone di dare il maggiore introito in beneficenza. Lo fa Stefano Muzi, ad esempio, consigliere comunale di San Benedetto (capogruppo di Forza Italia), pronto a presentare un’interpellanza, che sarà discussa il prossimo 26 marzo, e nella quale chiede all’Amministrazione Spazzafumo come si vorranno gestire gli aumenti delle indennità di funzione: «Si riscontra inoltre che l’emolumento per i Sindaci dei comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti, tra i quali rientra anche il Comune di San Benedetto, sarà pari al 35% del trattamento economico mensile dei presidenti di Regione, per un ammontare lordo mensile di 4.830 euro, rispetto ai 3.114 che il primo cittadino sambenedettese percepiva fino allo scorso dicembre. Interpella il sindaco e la Giunta comunale tutta al fine di conoscere se, così come già deliberato ed avvenuto in altre realtà amministrative italiane e marchigiane, i succitati aumenti, o parte di essi, saranno utilizzati per creare un fondo di solidarietà comunale da devolvere alle associazioni solidaristiche e/o di promozione sociale del territorio, considerato anche il precario e critico frangente situazionale economico che si sta attraversando».
Amedeo Lupi
Ecco come aumenteranno le indennità per gli amministratori comunali, scaglionati in base al numero dei residenti e parametrato al trattamento economico mensile dei presidenti delle regioni (attualmente pari a 13.800 euro lordi mensili).
L’incremento sarà adottato in misura graduale per il 2022 e 2023.
Il 100% per i sindaci metropolitani (quindi pari a 13.800 euro lordi mensili). L’80% per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti (pari a 11.040 euro lordi mensili).
Il 70% per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti (pari a 9.660 euro lordi mensili): questo è il caso di Ascoli, dove il sindaco Fioravanti arriverà a percepire tale somma a partire dal 2024, ma già da quest’anno il suo stipendio è arrivato a 6.644, sarà pari a 7.905 il prossimo anno.
Il 45% per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti (pari a 6.210 euro lordi mensili);
Il 35% per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti (pari a 4.830 euro lordi mensili): ed è il caso di San Benedetto.
Il 30% per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti (pari a 4.140 euro lordi mensili).
Il 29% per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti (pari a 4.002 euro lordi mensili).
Il 22% per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti (pari a 3.036 euro lordi mensili).
Il 16% per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti (pari a 2.208 euro lordi mensili).
Le indennità di funzione, da corrispondere ai vicesindaci, agli assessori ed ai presidenti deli Consiglio comunale, saranno adeguate all’indennità dei rispettivi sindaci: dal 15 al 75% di quanto percepito dal sindaco per i vice sindaci: dal 10% al 65% di quanto percepito dal sindaco per gli assessori. Anche in questo caso, la percentuale varia in base al numero dei residenti sul territorio comunale.
Decreto 119 del 2000, articolo 4
VICE SINDACO – Al vicesindaco di comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti è corrisposta un’indennità mensile di funzione pari al 15% di quella prevista per il sindaco. Al vicesindaco di comuni con popolazione superiore a 1.000 e fino a 5.000 abitanti, pari al 20%. 3. Al vicesindaco di comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 10.000 abitanti, pari al 50% di quella prevista per il sindaco. Al vicesindaco di comuni con popolazione superiore a 10.000 e fino a 50.000 abitanti, pari al 55% di quella prevista per il sindaco. Al vicesindaco di comuni con popolazione superiore a 50.000 pari al 75% di quella prevista per il sindaco.
ASSESSORE – Agli assessori di comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti è corrisposta un’indennità mensile di funzione pari al 10% di quella prevista per il sindaco. Agli assessori di comuni con popolazione superiore a 1.000 e
fino a 5.000 abitanti pari al 15% di quella prevista per il sindaco. Agli assessori di comuni con popolazione superiore a 5.000 e fino a 50.000 abitanti pari al 45% di quella prevista per il sindaco. Agli assessori di comuni con popolazione fra i 50.000 ed i 250.000 abitanti pari al 60% di quella prevista per il sindaco. Agli assessori di comuni con popolazione superiore a 250.000 pari al 65% di quella prevista per il sindaco.
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