Street Food nel centro storico, Ameli non ci sta: «Ecco perchè non siamo capitale italiana della cultura»

ASCOLI - Il capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico sferra l'attacco all'Amministrazione comunale, in particolare al sindaco Maro Fioravanti, al quale chiede: «Come mai ha autorizzato questo evento? E chi ha organizzato l'iniziativa?»
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Il Chiostro di San Francesco

«E’ sbagliato rendere il Chiostro di San Francesco, così come le piazze migliori della città, luoghi in cui addirittura spuntano canne fumarie».

 

Lo afferma il capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico, Francesco Ameli, il quale sferra così l’attacco sul weekend culinario che sta caratterizzando il centro storico di Ascoli.

 

Un attacco ovviamente diretto più che agli organizzatori all’Amministrazione comunale in generale e in particolare al sindaco Marco Fioravanti. Non manca la frecciatina sul mancato riconoscimento di “Ascoli capitale italiana della cultura 2024”.

 

Francesco Ameli

«Lo street food organizzato nei centri storici va bene farlo, ma è necessario che ciò avvenga secondo canoni di buon gusto e nel rispetto dei luoghi – continua Ameli – forse invece che mettere baracche e tendoni fossero stati usati truck, sarebbe stato diverso. Inoltre è bene che ci sia una adeguata selezione degli espositori e dei prodotti: cozza vantarsi di dop, marchio de.co. e qualità quando poi si fanno certi eventi in centro storico. Inutile dire che non dovremmo sorprenderci sul perché non siamo riusciti a vincere il titolo di “Capitale italiana della cultura 2024”. È dalle piccole cose che si cambia il mondo».

 

La conclusione di Ameli, che del Pd è anche segretario provinciale: «A Fioravanti chiedo come mai ha autorizzato questo evento? E chi ha organizzato l’iniziativa?».


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