Villaggio della Piccola pesca: concessione di 4 anni e niente “favori” ai vecchi operatori

SAN BENEDETTO - Il regolamento dei nuovi box in zona porto è stato discusso questa sera in commissione consiliare
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Il Villaggio della piccola pesca

di Giuseppe Di Marco

 

I box del villaggio della piccola pesca saranno oggetto di una concessione massima di 4 anni e l’unica attività consentita al loro interno sarà il rimessaggio di attrezzature: è quanto prevede il nuovo regolamento per l’utilizzo dei manufatti di Via Pasqualini.

La giunta comunale di San Benedetto ha licenziato le disposizioni che entreranno in vigore con delibera nei prossimi giorni, dopodiché si procederà a pubblicare il bando per l’assegnazione. La minoranza, convocata nella riunione di commissione tenutasi questa sera in Auditorium, strepita: sia i Verdi sia la Destra avrebbero voluto una maggiore tutela dei vecchi operatori.
Ma quali sono le principali novità del regolamento? Gli 11 box – di cui 9 di proprietà del Comune – potranno essere usati esclusivamente per il deposito e il rimessaggio di piccole attrezzature per la pesca. Sarà invece vietato stoccare, trasformare e smerciare prodotti ittici ed alimentari: una disposizione che ha fatto storcere il naso ai pescatori, che avrebbero voluto diversificare le attività all’interno dei box.

Emanuela Carboni

Una volta scaduto il bando, il comune provvederà ad assegnare i manufatti, sulla base di criteri preferenziali. Maggiori possibilità saranno date alle imprese la cui sede sia a San Benedetto, o la cui attività prevalente sia appunto la piccola pesca. Infine, si terrà conto anche dell’anzianità di iscrizione all’ufficio marittimo e il numero di giorni di attività, opportunamente documentati. A parità di punteggio, saranno favoriti i richiedenti più giovani o che non abbiano in concessione altri spazi in riviera per il rimessaggio.

Lorenzo Marinangeli (Lega)

Tale decisione non è stata accolta favorevolmente dalla minoranza: per Emanuela Carboni (San Benedetto Protagonista) e Lorenzo Marinangeli (Lega) l’Amministrazione comunale dovrebbe dare maggiori possibilità ai gestori dei casotti precedenti.

Insomma, era impensabile accontentare tutti, e la decisione ormai è stata presa. L’unico aspetto che rimane da definire è l’entità del canone, che verrà stabilito dalla giunta su indicazione del Consiglio.

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