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Nasce l’Associazione “Amici della Banca del Piceno”: come una scialuppa di salvataggio

L'INIZIATIVA è stata presa da soci, correntisti e clienti per "ridare vigore ai valori originari del credito cooperativo". Raffaele Tassotti, ex storico sindaco di Montalto Marche: «Non vogliamo che scompaia perchè si cancellerebbe una delle iniziative più pregevoli e fruttuose della storia del Piceno». Il direttivo è presieduto da Marcella Liodori. Già numerose le adesioni, altre sono in arrivo
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di Andrea Ferretti
Fino a una ventina di anni fa le banche le trovavi quasi ad ogni angolo della città. Oggi sono diventate merce rara. Prima la crisi e poi l’esplosione dell’online, hanno fatto sì che molti Istituti si siano dissolti nel nulla o diventati oggetto di accorpamenti e fusioni di vario genere. Risultato: per trovare le ultime persone assunte da un Istituto di credito bisogna probabilmente risalire all’alba dell’attuale millennio.

Marcella Liodori

Non stupisce che nella provincia di Ascoli sia sorta l’Associazione “Amici della Banca del Piceno”. Si tratta di una iniziativa presa da soci, correntisti e da clienti desiderosi di ridare vigore ai valori originari del credito cooperativo, con l’obiettivo di esercitare attenzione e rispetto dovuti ai soci, agli utenti e a tutti coloro che operano per lo sviluppo e il benessere del Piceno.

“Lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento nelle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi ”. E’ uno dei passaggi statutari della BCC, sulla cui situazione interviene Raffaele Tassotti, ex storico sindaco di Montalto Marche, uno dei fautori della BCC, di cui è socio. E prima di lui lo sono stati anche il padre e, prima ancora il nonno, uno dei fondatori.
«E’ sconcertante constatare come quanto enunciato (il riferimento è a quel passaggio dello statuto, ndr) – afferma Tassotti – sia sistematicamente disatteso. Diversi dipendenti si sono dimessi e ci sono vertenze sindacali in atto. Ma tutta la situazione – spiega Tassotti – è ampiamente spiegata e documentata in un dossier che il sindacato bancari ha inoltrato a ICCREA, Federcasse e Banca d’Italia».

Raffele Tassotti

Tassotti è uscito, assolto con formula piena (“il fatto non sussiste”), da una vicenda giudiziaria che l’ha visto protagonista. E’ soddisfatto, ma addolorato per quanto accade. «Ero stato denunciato perchè avevo stigmatizzato il fatto che si era venuti meno ai patti previsti dallo statuto».

Ecco allora lo scopo degli “Amici della Banca del Piceno”. «Non vogliamo – prosegue l’ex sindaco di Montalto – che scompaia, perchè in questo modo si cancellerebbe una delle iniziative più pregevoli e fruttuose della storia del Piceno».
Numerose le persone che stanno aderendo a questa nuova realtà. Oltre ovviamente a Raffaele Tassotti, ci sono anche l’ex direttore e presidente Rosario Donati, l’altro ex presidente Gino Gasparretti giusto per citare qualche figura emblematica. Altre adesioni sono in dirittura di arrivo. Presidente dell’Associazione è stata eletta Marcella Liodori, funzionaria di Area Vasta  5 nonchè figlia di soci. Nel direttivo, oltre a lei, ci sono Raffaele Tassotti, Rita Ciabattoni, Antonio Cocci, Franco De Angelis, Pierpaolo Gagliardi e Saverio Pinto.
«Vogliamo sperare – conclude Tassotti con una sorta di appello – che, considerate le nuove disposizioni in materia covid, la prossima assemblea sia in presenza per non privare i soci della possibilità di esprimersi apertamente. Chi vuole aderire o comunicare con l’Associazione può inviare una mail a amicibancadelpiceno@gmail.com».

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