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Campo “Ciarrocchi”, quell’ampliamento non s’ha da fare

SAN BENEDETTO - La protesta di alcuni residenti di Porto d'Ascoli contro il progetto della locale società di calcio per lo stadio allargato a ridosso della Riserva Naturale Sentina. Si rivolgono al sindaco Antonio Spazzafumo e all'assessore Tonino Capriotti
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Il campo “Ciarrocchi”

 

Da alcuni cittadini di Porto d’Ascoli riceviamo e pubblichiamo una lettera a proposito del progetto del Porto d’Ascoli Calcio di ampliamento del campo sportivo secondo cui diventerebbe uno stadio da 4.000 posti.

 

“Siamo dei semplici cittadini di Porto d’Ascoli ma vi facciamo questa domanda perche abbiamo notato che da quando si parla del progetto del Porto D’Ascoli Calcio nessuno si è soffermato sulle implicazioni di quello che sembra un disegno inaccettabile per chi ha a cuore il nostro amato quartiere e non solo le proprie ambizioni: l’ampliamento del “Ciarrocchi”. Allo stato attuale è un gioiellino adatto alle esigenze per le quali era stato pensato: settore giovanile e calcio dilettantistico. Ma davvero per le ambizioni di qualcuno si può pensare di farlo diventare uno stadio adatto ad ospitare dei campionati professionistici?

Come può quella zona essere adatta a ricevere l’afflusso di 3-4.000 persone? Ricordiamo ancora i disagi del quartiere per le partite di cartello delle serie minori, come per esempio il derby con l’Ancona, in uno stadio da 1.000 posti. Come si può pensare di portare lì un numero di persone 3 o 4 volte superiore? Uno stadio in riva al mare, incastonato in un quartiere ad alta intensità abitativa e praticamente all’ingresso di una Riserva Naturale come può ospitare tutte quelle persone? Ricevere le tifoserie di grandi club come potrebbero essere l’Ancona stessa, il Perugia, il Pescara, il Foggia… A noi sembra una follia.

E per i parcheggi per ricevere cosi tante persone cosa facciamo? Ne costruiamo altri ancora andando a rubare altro terreno in un Comune già in “zona rossa” per il consumo di suolo? Oppure facciamo parcheggiare dentro la Riserva?
La speranza è che i cittadini si sveglino e dicano un chiaro “no” a quello che sarebbe qualcosa di inaccettabile per Porto d’Ascoli e che il sindaco Antonio Spazzafumo e l’assessore di riferimento Tonino Capriotti se ne rendano conto”.

 

 

 

Il progetto

 

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