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Villa Romana, lavori al sito archeologico completati entro l’estate

SAN BENEDETTO - L'Amministrazione comunale annuncia che i lavori relativi al complesso museale esterno della Villa Romana al Paese Alto saranno pronti entro la prossima estate
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Il cantiere della Villa Romana al Paese Alto

 

di Giuseppe Di Marco

 

Grande attesa per il nuovo polo museale del Paese Alto di San Benedetto. Il Comune fa sapere che entro la prossima estate i lavori relativi alla parte esterna del sito saranno completati. Da quel momento, l’area sarà messa a disposizione del pubblico.

 

In particolare, si tratta del secondo lotto di opere da realizzare negli scavi del “vecchio incasato”, dai quali sono venuti alla luce, sin dal 2012, i resti di una villa marittima di epoca romana. Il sito, nello specifico, si trova nel sottosuolo di Piazza Sacconi e nei pressi dell’ex scuola Castello.

 

La parte interna, che già è stata aperta al pubblico, espone un grande frammento di pavimentazione a mosaico, nonché lacerti murari intonacati riferibili appunto ai resti della domus romana del I secolo d.C. La parte residenziale della villa, verosimilmente, si sviluppava lungo il versante meridionale del Paese Alto.

 

La parte esterna, su cui presto si tornerà a lavorare, presenta invece una sequenza di ambienti riferibili ad un impianto produttivo manifatturiero. Di rilevante interesse sono le pavimentazioni in cocciopesto e in opera “spicata”, oltre che alcuni piani rustici con livelli di drenaggio e due frammenti di una vasta grande in cocciopesto. Inizialmente si pensò che questi locali fossero stati adibiti alla produzione di garum, salsa a base di pesce usato per i condimenti. Alla luce di studi più recenti, invece, si è scoperto che questo impianto era stato progettato per la produzione di vino.

 

«Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato – afferma l’assessore alla cultura Lina Lazzarientro l’estate porteremo a termine i lavori, dopo che questi avevano subito uno stop per motivi burocratici. Ultimamente, però, è stato possibile sbloccare i fondi regionali per l’esecuzione del secondo lotto di opere. Intendiamo valorizzare al meglio questi ritrovamenti, rappresentano un inestimabile patrimonio della comunità sambenedettese». In particolare, la seconda tranche sarà coperta da un investimento di circa 110.000 euro, su un finanziamento complessivo per la riqualificazione urbana del Paese Alto del valore di oltre 1,3 milioni.


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