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Pagamento Imu, tra Provincia e San Benedetto avviato un contenzioso da oltre 600.000 euro

SAN BENEDETTO - L'ente rivierasco chiede a Palazzo San Filippo il pagamento dell'Imu, per oltre 600.000 euro, relativo alle scuole superiori e altri immobili: inevitabile il ricorso
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Palazzo San Filippo, sede centrale della Provincia di Ascoli

 

di Giuseppe Di Marco

 

Ammonta a 614.000 euro la somma richiesta dal Comune di San Benedetto alla Provincia di Ascoli Piceno relativa al pagamento di due anni di Imu su alcuni immobili, fra cui le scuole superiori presenti in Riviera, la sede dell’Università Politecnica delle Marche e altri fabbricati.

 

Gli avvisi di accertamento sono pervenuti a Palazzo San Filippo lo scorso dicembre: con essi, il civico 124 di Viale De Gasperi ha chiesto il pagamento dell’imposta per il 2016 e 2017 e collegata al Liceo Scientifico “Rosetti”, il Liceo Classico “Leopardi”, l’Istituto Alberghiero “Buscemi”, l’Istituto Tecnico Commerciale “Capriotti”, il Palazzo “Vannicola” di Via Mare, un immobile nel quartiere “Santa Lucia” e a Porto d’Ascoli, entrambi espropriati dalla Provincia per lavori.

 

Il Comune, nello specifico, chiede il pagamento di 309.000 euro per il 2016 e di 305.000 euro per il 2017. Entrambi gli avvisi di accertamento, comunque, sono stati impugnati da Palazzo San Filippo, che nelle scorse settimane ha proposto ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. L’ente costiero, dal canto suo, si è costituito parte resistente incaricando l’avvocato Maurizio Vincenzo Vannucci di difenderlo nel contenzioso.

 

La somma, in sé, non è tale da sconvolgere gli equilibri finanziari delle parti, ma la disputa in atto rivela il momento tutt’altro che disteso fra Provincia e Comune, causato peraltro dalla crisi finanziaria che ha colpito anche le casse degli enti pubblici.

 

Quali scenari si prospettano? Intanto, difficilmente il ricorso potrà risolversi in tempi brevi, visto che la vicenda potrebbe approdare, dopo il “primo grado”, in Commissione Tributaria Regionale e poi in Cassazione. La Provincia contesta gli avvisi in quanto riguarderebbero immobili usati per scopi istituzionali, una fattispecie che renderebbe tali immobili esentabili. Il Comune, dal canto suo, replica citando alcune sentenze della Corte di Cassazione, secondo cui tale esenzione non sarebbe applicabile in caso di immobili concessi in comodato d’uso, anche gratuito.


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