In occasione della festa del Primo Maggio, l’ufficio della Pastorale del lavoro delle Diocesi di Ascoli e di San Benedetto ha organizzato una giornata di riflessione e di preghiera a Propezzano di Montegallo.
Ecco il programma: ore 9,45 ritrovo nella chiesa di San Vito di Propezzano (frazione di Montegallo) e deposizione di una corona di fiori al cimitero presso il monumento dedicato alle vittime del lavoro; ore 11 incontro-testimonianza “La vera ricchezza sono le persone” sul dramma del terremoto e sui morti sul lavoro; ore 12 messa celebrata dal vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri.
Il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri
L’invito a partecipare, i vescovi delle Diocesi di Ascoli (Gianpiero Palmieri) e di San Benedetto (Carlo Bresciani) lo rivolgono a tutti.
Questo il loro messaggio congiunto: “Dal 1891 in Italia come in altri Paesi del mondo il primo maggio si festeggiano i lavoratori. Più di sessant’anni dopo, nel 1955, Pio XII fissò nello stesso giorno la festa liturgica di San Giuseppe Artigiano.
Non è possibile lasciar passare “sotto silenzio” questa data, quando ancora nel 2021 sono stati 1221 i morti sul lavoro senza contare quelli “ignoti” perché avvenuti nelle pieghe del lavoro in nero.
La Commissione di Vescovi Italiani per i problemi sociali e del lavoro ha scritto per il Primo Maggio di quest’anno un messaggio dal titolo “La vera riccheza sono le persone: dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura”. E’ un bel testo, che invita tutti i soggetti in campo (Stato e società civile, imprenditori e lavoratori, associazioni di categoria, sindacati, Istituti scolastici e chiese) a collaborare perché cresca una cultura della cura nel mondo del lavoro, che metta al centro “la risorsa uomo” come bene imprescindibile”.
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