L’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, con sospensione dal lavoro e senza busta paga in caso di inottemperanza, sta dividendo la categoria al punto che in diverse città italiane è scatta una forma di protesta volta a bocciare l’approvazione del bilancio degli Ordini professionali, al fine di puntare i riflettori sull’argomento.
E’ accaduto anche nelle Marche, lo scorso 30 aprile, durante l’assemblea della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Ancona, Ascoli, Fermo e Macerata, per voto contrario della maggioranza.
Ecco la posizione del comitato “ContiamoCi” ed il coordinamento dei comitati “Guariti Covid”.
“L’assemblea della Federazione nazionale degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm – Pstrp) di Ancona, Ascoli, Fermo e Macerata, che raggruppa 19 diversi Albi di ambito sanitario, nella seduta del 30 aprile 2022, ha visto respingere il bilancio dalla maggioranza dei presenti.
Subito dopo la votazione, il presidente Iacopo Negri ha dichiarato chiusa l’assemblea, rinunciando al prosieguo nell’Ordine del Giorno, senza neppure consentire il deposito delle dichiarazioni che alcuni iscritti volevano produrre e che spiegavano le motivazioni del voto contrario.
In sintesi, in queste dichiarazioni che, a detta degli interessati, saranno comunque inviate al Consiglio Direttivo a norma di regolamento, si chiedeva come mai l’Ordine, in virtù del suo ruolo di Organo sussidiario dello Stato (significato: https://www.treccani.it/enciclopedia/principio-di-sussidiarieta-dirittoamministrativo/), in merito alla norma che prescrive per il personale sanitario l’obbligatorietà di vaccinazione per “…la prevenzione dell’infezione da Sars-Cov-2″, alla luce del fatto che è ormai universalmente nota l’incapacità immunizzante, non abbia tenuto una posizione di confronto, indicazione e se del caso anche di “supplenza”, nei confronti del Ministero (ente sussidiato).
La circostanza che siano stati imposti ex lege farmaci che non provocano l’effetto indicato, associata alla scarsa chiarezza della normativa stessa che ha costretto il ricorso ad interpretazioni discrezionali, ha provocato numerose opposizioni da parte degli iscritti ed imposto un esorbitante aumento di previsione delle spese legali, anche con paventato aumento della quota associativa annuale.
Inoltre, la certezza che il Consiglio Direttivo fosse a conoscenza di tali problematiche risulta dal fatto che diverse Associazioni nazionali abbiano notificato con più di una Pec tutte le eclatanti evidenze scientifiche che avrebbero dovuto spingere l’Ordine quantomeno a una interlocuzione con il Ministero, a tutela di tutti i cittadini (compresi gli iscritti) considerato che i Guariti si espongono in maniera significativamente maggiore agli eventuali eventi avversi da vaccino a fronte di un beneficio statisticamente irrilevante.
Nonostante la dichiarata sensibilità del Direttivo, affermata dal presidente, in merito alla posizione dei guariti, alcuni presenti si sono anche chiesti come mai tali informazioni pervenute non siano state diffuse a tutti gli iscritti, in ottemperanza al ruolo anche scientifico rivestito dall’Ordine e come mai abbia invero applicato in maniera restrittiva le indicazioni fornite dalle circolari ministeriali.
Questa bocciatura adesso costringerà l’ordine a riproporsi in una nuova assemblea da convocare e con la prospettiva di un commissariamento, qualora incorresse in un nuovo respingimento”.
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