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Campagna elettorale, prime schermaglie: “Vieni al centro, ma fallo con noi”

ASCOLI - A due anni dalle Amministrative, sembra che in questa fase tutto ruoti intorno al fatidico "centro". Ma questo sta destando le prime polemiche. E spunta un clamoroso caso di omonimia
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Palazzo dei Capitani, dove si riunisce il Consiglio comunale: è scattata la caccia a una poltrona

 

di Andrea Ferretti

 

In vista delle Amministrative 2024, ad Ascoli la campagna elettorale comincia a dare i primi evidenti segnali. Il problema, in questo momento, sembra assolutamente fondamentale, è capire dove sta sta e chi rappresenta il “fronte centrista”.

 

Pare stia facendo gola a tutti, ma prima va individuato con quasi assoluta certezza. Intanto, in questi giorni se o stanno contendendo due comitati civici: uno di nuova formazione (Ascoli al Centro), l’altro già navigato (Ascolto&Partecipazione) che ha avuto candidato sindaco alle ultime elezioni ed ora due consiglieri comunali sui banchi dell’opposizione.

 

Emidio Nardini

Il 30 aprile l’annuncio di Ascolto&Partecipazione (il capogruppo Emidio Nardini e il consigliere Massimo Maria Speri) di aver «incontrato il fronte centrista con  l’intento di avviare, insieme a tutte le forze che non si riconoscono nell’Amministrazione Fioravanti, un’interlocuzione costante su una comune visione di futuro per il territorio».

 

Quella di A&P è stata anche la prima apertura di dialogo con il fronte di centro, ovvero Italia Viva, Popolari Ascoli e Azione.

 

«Un incontro dunque positivo – come dichiarato dalle quattro forze politiche – che ha restituito la volontà di guardare al futuro in un’ottica di proficua collaborazione. A consolidare la volontà di avviare un confronto costante, ha giovato una comune visione sui principi di base per la gestione del territorio e la consapevolezza che la città di Ascoli abbia le potenzialità per meritare qualcosa di più di quanto le passate gestioni siano riuscite ad offrire».

 

Il 4 maggio la puntualizzazione di “Ascoli al Centro” con l’ex assessore comunale Claudio Travanti che non per il sottile: «Ascolto & Partecipazione, compagine che in Consiglio comunale guarda dichiaratamente a sinistra, avrebbe incontrato il fronte centrista – dice il segretario provinciale di “Noi di Centro” – ma avrà probabilmente incontrato una o più forze sedicenti centriste e non il fronte centrista, che poi fronte non è corretto nemmeno parlare perché il centro è centro, il fronte è un’altra cosa, che evoca politiche lontane dalla nostra posizione».

 

Claudio Travanti

Gli fa eco Francesco Petrelli, vice segretario regionale di “Noi di Centro”: «Invitiamo le forze politiche che guardano a destra o a sinistra a non fare di tutta un’erba un fascio quando intendono riferirsi al centro. Cogliamo quindi l’occasione per invitare tutti i veri centristi ad entrare in contatto con il nostro Comitato al fine di dar vita ad un ragionamento realistico che porti a soluzioni realizzabili, non perdendo tempo su prese di posizione che non tengono conto della realtà dei fatti».

 

Laura Balestra

La questione si complica. Perchè il nuovo partito di Clemente Mastella si chiama “Noi di Centro” e nelle varie città, Ascoli compresa, ecco che sono spuntati comitati civici che hanno preso il nome dalla città stessa: ad Ascoli, quindi, c’è “Ascoli al Centro”.

 

Come se non bastasse, però, ecco che il governatore della Liguria Giovanni Toti ha lanciato “Italia al Centro”, testimone raccolto ad Ascoli dall’ex consigliera comunale Laura Balestra. E “Italia al Centro” ad Ascoli non poteva non diventare “Ascoli al Centro”.

 

Tralasciando l’incursione di “Ascolto&Partecipazione”, con due “Ascoli al Centro” parlare di confusione è un eufemismo. Intanto… “vieni al centro, ma fallo con noi”.


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