Premio letterario “Città di Ascoli”: c’è anche la sezione sceneggiatura, in giuria il regista e produttore Biazzi

ASCOLI - Le iscrizioni scadono il 30 giugno. Il presidente del Premio è lo scrittore ascolano Piko Cordis. Il nuovo componente della giuria: «Chissà se verrà fuori una bella sceneggiatura da far diventare film»
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Carlo Alberto Biazzi (foto dal suo profilo facebook)

 

di Franco De Marco

 

Il Premio letterario nazionale “Città di Ascoli Piceno”, giunto alla quarta edizione, allarga il suo orizzonte inserendo tra i temi del concorso anche la sceneggiatura. E chiama, a far parte della giuria, un nome di rilievo del cinema: il regista, sceneggiatore e produttore Carlo Alberto Biazzi.

 

Questo Premio letterario nazionale, che negli anni ha saputo conquistarsi un indiscusso prestigio in tutta Italia, si articola in sette sezioni: poesia, poesia in vernacolo, racconto a tema libero, racconto storico, thang (thriller, horror, avventura, noir), teatro, e ultima arrivata, sceneggiatura cinematografica.

 

Le iscrizioni scadono il prossimo 30 giugno. Il presidente del Premio, che vede il  patrocinio del Comune di Ascoli, della Provincia di Ascoli e della Regione Marche, è lo scrittore ascolano Piko Cordis (all’anagrafe Roberto Sospetti) mentre l’organizzazione è curata dall’associazione “Un passo avanti Aps” che ha come motore lo scrittore e ricercatore Giampiero Giorgi.

 

Chi è Carlo Alberto Biazzi. Nato a Cremona, è laureato Lettere e Filosofia con la specializzazione in scienze e tecnologie delle arti e dello Spettacolo, indirizzo regia, all’università di Brescia. Ha seguito un corso “Write for the movies” a Londra sulla scrittura cinematografica e due master di sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha scritto e diretto il film “Il padre di mia figlia”, con Giulio Scarpati e fotografia di Luciano Tovoli, presentato al Festival di Cannes e ad altri festival internazionali. Sta per uscire nelle sale e sulle piattaforme televisive il suo ultimo film “Al di là del mare” ambientato nel dopoguerra con protagonisti Eros Pagni e Serena Grandi. E’ anche scrittore di romanzi: “L’ultima luna di febbraio”  nel 2014 edito da Edizioni del Rosone e “La stella a quattro punte” nel 2017 per Novecento Editore. Dal 2016 è presidente della casa di produzione cinematografica Remor Film. Scrive di cinema per la rivista Liminateatro.

 

Come mai si è avvicinato al Premio letterario nazionale Città di Ascoli Piceno? «Mi è stato proposto – risponde Carlo Alberto Biazzi – ed ho subito accettato con gioia di far parte della giuria perché l’iniziativa è di sicuro interesse. Per me è la prima esperienza del genere. Porterò il mio contributo sia di sceneggiatore sia di regista sia di scrittore».

 

Conosce Ascoli? «Sono stato nel capoluogo piceno alcuni anni fa e l’ho trovata bellissima».

 

Cosa si aspetta da questo Premio? «Sarà sicuramente una bella esperienza. Chissà che non venga fuori qualche bella sceneggiatura che può diventare un film».

 

Sta già pensando ad un nuovo film? «Sì, ci penso, ma è presto per dire di più. Intanto sono in attesa dell’uscita di Al di là del mare che dovrebbe partecipare anche ad alcuni Festival cinematografici».


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