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Affondo di Canducci sui primi 7 mesi di Spazzafumo: «Nessuna visione, siamo preoccupati» (Video)

SAN BENEDETTO - Opere pubbliche, pianificazione urbanistica, Sanità: la coalizione guidata da Paolo Canducci (Europa Verde) stronca l'Amministrazione. Al suo fianco anche esponenti di Azione, Repubblicani, Partito Socialista e Democratici
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Dichiarazioni a confronto: Paolo Canducci ricorda le affermazioni iniziali del sindaco Spazzafumo sul tema ospedale. Frasi che suonano diverse rispetto a quanto detto durante l'ultimo Consiglio Comunale

 

 

 

video e testo di Giuseppe Di Marco

 

Somiglia ad una dichiarazione di guerra, quella lanciata dalla coalizione di Paolo Canducci all’Amministrazione guidata dal sindaco Antonio Spazzafumo, giunta a sette mesi dall’insediamento. E sembra di tornare alla primavera del 2021, quando attacchi e frecciate servivano ad una campagna elettorale che ancora doveva dare il proprio esito. Ma all’ex cinema “Delle Palme” le critiche di Europa Verde, Azione, Repubblicani, Partito Socialista e Democratici mirano alle basi programmatiche dell’attuale maggioranza. Basi che in gran parte, per Canducci, sono state rinnegate o non sviluppate.

Dalle opere pubbliche, al turismo, alla mobilità, alla pianificazione urbanistica, alla Sanità: la squadra messa insieme dall’ex assessore tocca tutti i temi caldi per San Benedetto, e la reprimenda è piuttosto severa.

«Dopo 7 mesi non è ancora chiara quale sia la visione di Spazzafumo per la città – dice Canducci – il programma di mandato non dava obiettivi per San Benedetto, ma era solo un elenco di desiderata. E oggi ne abbiamo la conferma».

Paolo Canducci (Europa Verde)

Ad esempio? «Nella commissione sul Ballarin – continua l’ex candidato sindaco – è stato presentato un progetto, mentre si dovevano discutere le linee guida da dare al progettista che verrà incaricato. Al centrodestra è stata data la possibilità di polemizzare sul Ballarin, di strumentalizzarlo». E ancora. «Dopo 7 mesi il settore edilizia sta peggio di come era stato ridotto dall’Amministrazione Piunti. È stato rimosso il dirigente senza metterne uno nuovo: ciò ha portato ad uno stallo in un settore tanto importante, con centinaia di domande, quello dello sportello che non vengono evase».

 

La musica non cambia sul turismo: «Quali sono le iniziative del comune? Quale il piano strategico da qui a 5 anni? Su cosa vuole puntare? Nulla è ancora dato sapere». E si passa al capitolo mobilità: «Ci si candida dicendo che la bretella è inutile – continua Canducci – poi si fanno interviste dicendo tutt’altro. Però non si riesce a discutere un piano della mobilità sostenibile, che potrebbe essere finanziato dal Pnrr. Tutto ciò che sono stati capaci di fare è prendere atto che il comune non avrà più in gestione l’area parcheggio della stazione».

 

Altro tasto dolenti, le partecipate: «Siamo vicini al rinnovo dei direttivi di Ciip, Ato, Start Plus, ma se le nomine devono essere affrontate con la stessa superficialità dimostrata fino ad ora, sinceramente ci riteniamo preoccupati. Ad oggi siamo fuori dall’Amat e dall’ente di gestione portuale. Quale altro porto marchigiano, ad eccezione di Ancona, è più importante del nostro?»

 

Il gruppo di minoranza non tralascia la questione sanità: «Il Consiglio comunale del 12 maggio è stata una farsa – rimbrotta il Verde – Il sindaco si è detto soddisfatto, anche se Acquaroli non ha preso alcun impegno, né su macchinari né su personale, ed ha rinnegato la zona territoriale Marche Sud voluta da Castelli, affermando che verrà fatto, nel Piceno, un ospedale spalmato su due plessi compensativi».

 

Alessandro Maria Bollettini (Azione) sottolinea come l’alto grado d’«improvvisazione» sia emerso in questioni scottanti come il Ballarin, la chiusura della Beach Arena, o l’ex sede comunale, «immobile letteralmente regalato ad un altro ente (l’Agenzia delle Dogane, ndr) in cambio di benefici ininfluenti». A dare manforte c’è anche l’avvocato Arrigo Silvestri (Repubblicani), che esorta il Comune a velocizzare le pratiche per gli ecobonus. Per Edward Alfonsi (Verdi) e Sabrina Gregori (Democratici per Canducci), inoltre, Spazzafumo avrebbe dato unicamente prova di «dilettantismo» in «iniziative isolate che non hanno messo in comunicazione i diversi rami dell’amministrazione».

 

A dire la sua, infine, è anche Pino Laversa: «In 210 giorni è stato rialzato il nulla – afferma il segretario dei Socialisti – Come centrosinistra avremmo potuto vincere, ma alcune forze politiche non hanno condiviso il nostro percorso». Il gruppo, comunque, annuncia novità: a partire da inizio giugno, sarà avviata una serie di almeno quattro incontri nelle diverse zone della città. Una nuova campagna di ascolto, in tutto e per tutto.

 

Canducci e gli altri esponenti dell’opposizione oggi all’ex cinema “Delle Palme”


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