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Andrea Fornaro, oggi l’ultimo saluto: a Venarotta sarà lutto cittadino

LA TRAGEDIA si è consumata il 25 maggio nella Questura di Ancona, dove il poliziotto 23enne prestava servizio. La camera ardente è allestita nella chiesa Madonna Delle Grazie del suo paese. Sabato alle ore 17 il funerale nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Le parole del sindaco Fabio Salvi
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Nel riquadro Andrea Fornaro (foto tratta dalla pagina Facebook dell’impresa funebre Sosi)

 

Rispetto e vicinanza alla famiglia per un vita spezzata a 23 anni, quella di Andrea Fornaro, poliziotto in servizio ad Ancona che lo scorso 25 maggio è morto tragicamente all’interno della Questura.

 

Oggi, 28 maggio, alle 15 è previsto l’ultimo saluto, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Ma sarà fino a quell’ora sarà possibile rendere omaggio al ragazzo  nella chiesa Madonna Delle Grazie, nella camera ardente allestita per lui dall’impresa funebre Sosi di Venarotta.

 

Un episodio che ha sconvolto l’intera comunità di Venarotta, dove Andrea era conosciuto da tutti e ben voluto, e che “lascerà un segno tangibile”, si legge nell’ordinanza del sindaco di Venarotta, Fabio Salvi, nella quale ha proclamato il lutto cittadino, durante la celebrazione del rito funebre. 

 

“Tutta la comunità è profondamente addolorata, scossa da questo tragico avvenimento, che ha lasciato tutti ammutoliti ed attoniti e lascerà per sempre una traccia indelebile, è scritto nel provvedimento del sindaco che, a nome dell’Amministrazione comunale, “prima rappresentante della comunità civile, vuole partecipare all’indicibile tragedia che ha colpito la famiglia Fornaro”.

Inoltre “l’Amministrazione, considerata l’appartenenza al Corpo della Polizia di Stato, intende manifestare in modo tangibile e solenne il dolore dell’intera cittadinanza per la tragica ed immatura scomparsa del giovane poliziotto ed il rispetto per l’arma della Polizia e ritenuto dover partecipare al sentimento di cordoglio e solidarietà nei confronti dei familiari”.

 

L’invito del sindaco Salvi, rivolto “a tutta la cittadinanza e alla organizzazioni sociali, culturali e produttive del paese, nel rispetto della libertà di ciascuno, è di esprimere in forme decise autonomamente il proprio lutto”. Mentre “ai titolari di  esercizi pubblici e commerciali e agli uffici   pubblici e privati” viene chiesto di abbassare le saracinesche.

m.n.g.


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