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Ballarin, Canali è ancora in pista: il Comune è pronto ad affidargli l’incarico del restyling

SAN BENEDETTO - L'archistar potrebbe accettare una parcella pari o inferiore a 139.000 euro. A rimanere fuori dall'iniziativa sarebbe lo staff del progettista
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Il muro ovest del Ballarin, ad est del quale potrebbe trovare posto una carreggiata a doppio senso

 

di Giuseppe Di Marco

 

Non è ancora tramontata la possibilità di includere Guido Canali nell’operazione di restyling dell’ex stadio “Ballarin”. Il Comune di San Benedetto, anzi, proprio in queste ore sta cercando di chiudere il cerchio attorno all’archistar, che sarebbe propensa ad accettare l’incarico a fronte di una parcella non superiore ai limiti imposti dalla legge agli enti pubblici.

Questa ipotesi, settimane fa, si era fatta remota perché la Fondazione Carisap ha negato di poter affidare l’incarico di progettare il restyling ad un tecnico esterno. Tale richiesta era stata avanzata proprio dal Comune, perché il coinvolgimento di Canali e del suo staff avrebbero innalzato la spesa economica da sostenere oltre la soglia dei 139.000 euro: è questo, infatti, il limite massimo entro il quale un Comune può affidare un incarico senza dover ricorrere a procedure di evidenza pubblica.

Il plauso della Fondazione è di importanza centrale, dato che questa ha concesso 450.000 euro a San Benedetto per rimettere in sesto l’ex stadio. A questi vanno aggiunti 2.440.000 euro intercettati dall’ex sindaco Pasqualino Piunti nell’ambito del bando “Rigenerazione urbana”.

In questi ultimi giorni, però, lavorando di cesello, pare che l’amministrazione sia riuscita a convincere Canali ad accettare una parcella di gran lunga al di sotto del proprio standard. Il coinvolgimento dell’archistar non è ancora certo, mentre è chiaro che il civico 124 di Viale De Gasperi non ha mai abbandonato il proposito di includere il prestigioso architetto nell’iniziativa.

Se così sarà, l’amministrazione sarà costretta ad escludere dall’iniziativa lo staff del progettista: a collaborare con Canali, per la redazione dell’elaborato, sarà il settore Lavori Pubblici del Comune.

In tal senso, comunque, il sindaco scioglierà le riserve entro pochi giorni. Va ricordato, infatti, che i lavori vanno appaltati entro il 30 giugno 2023, e di conseguenza il bando deve essere emanato almeno 6 mesi prima, verso dicembre 2022. Ne consegue che il progetto definitivo della riqualificazione dovrà essere pronto entro ottobre di quest’anno.

Al momento, non è dato sapere cosa si farà nell’area del “Ballarin”. L’indirizzo dell’amministrazione comunale sarebbe quello di realizzarvi una superficie di verde pubblico, spostando tutta la viabilità ad ovest, tra il prato e il muro protetto da vincolo storico. E’ possibile, inoltre, che si decida di abbattere la curva sud per ridistribuirne i volumi in una soluzione ad impatto zero sul panorama marittimo.


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