Vernacolo ascolano, protagonista l’Inferne di Guido Mosca

ASCOLI - Ben riuscito l’appuntamento al Centro ADA-Bruno Di Odoardo dove Andrea Flaiani e Maurizio Cacciatori hanno letto alcuni dei canti tradotti in dialetto dal medico ascolano
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Guido Mosca, Andrea Flaiani e Maurizio Cacciatori

 

Ancora una volta ben riuscito l’appuntamento con il vernacolo ascolano, terzo della serie, al Centro ADA-Bruno Di Odoardo di Ascoli. Nella sede di Pennile di Sotto ospite e protagonista è stato Guido Mosca, autore della traduzione dei 34 canti dell’Inferno di Dante in dialetto ascolano.

 

A leggere il quinto girone, quello dei lussuriosi, ci ha pensato Andrea Flaiani, suo collaboratore con cui ha condiviso anni di passione e impegno teatrale. A fare gli onori di casa Giorgio Fiori e Maurizio Cacciatori, ideatore di questa rassegna “Seme A Ascule” il quale ha letto sia la versione originale che quella dialettale del quarto canto che il Sommo Poeta dedica a Omero.

 

 

 

 


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