Daniele Clementi, Giorgio Di Matteo, Simone Manari e Andrea Tarulli, appena usciti dal Liceo Scientifico
di Federico Ameli
Il primo esame non si scorda mai, anche in tempi di pandemia. Nella mattinata di oggi, mercoledì 22 giugno, la sveglia è tornata a suonare all’alba per 3.524 studenti del quinto superiore delle province di Ascoli e Fermo chiamati a sostenere la prima prova dell’esame di maturità.
Una tradizione che, anno dopo anno, accompagna generazioni di studenti verso il grande passo della fine della scuola, un irrinunciabile rito di passaggio verso il mondo del lavoro o – più comunemente, ormai – l’università che porta con sé un mix di ricordi ed emozione da conservare per sempre.
È stato così, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria e alle ripercussioni sulla quotidianità didattica degli ultimi anni, anche per i maturandi ascolani, che allo scoccare delle 8,30 si sono cimentati nella fatidica prova scritta di italiano, primo banco di prova di una maturità che, in linea con quanto andato in scena nelle ultime annate post covid, si presenta comunque più “snella” rispetto alle edizioni di qualche anno fa ma parzialmente riallineata sui tradizionali parametri, nella speranza di poter tornare presto alla normalità.
La notte prima degli esami? Trascorsa sui libri, giurano i più: tra qualche giorno il verdetto dei banchi.
LE TRACCE – La prova, elaborata su base nazionale, presentava tre tipologie di testo scritto con sette tracce a disposizione dei ragazzi, da svolgere in un tempo massimo calcolato in 6 ore.
La tipologia A, relativa all’analisi del testo, quest’anno ha proposto il componimento “La via ferrata” di Giovanni Pascoli e “Nedda”, novella di Giovanni Verga, uno degli autori più gettonati nel classico toto-traccia della vigilia per via della ricorrenza con i 100 anni dalla morte del grande autore siciliano.
La tipologia B, quella del testo argomentativo, ha richiesto ai ragazzi di mettersi alla prova con “La sola colpa di essere nati” di Liliana Segre e Gherardo Colombo, “Musicofilia” di Oliver Sacks o, in alternativa, il discorso del premio Nobel per la Fisica 2021, Giorgio Parisi, incentrato sui cambiamenti climatici.
Non brillano per originalità, invece, la tipologia C e il sempre caro tema d’attualità, con due tracce dedicate all’iperconnessione tipica dei social dei nostri tempi e all’emergenza sanitaria ispirate da “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni e “Perché una costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli.
I RAGAZZI – Con le finestre rigorosamente aperte e qualche amico o familiare in apprensione fuori dal cancello, intorno alle 13 un gruppo di studentesse del Liceo Economico-Sociale – tradizionalmente di stanza allo “Stabili” di Viale Vellei ma dislocate altrove per questione di rispetto degli spazi – fa capolino all’uscita della scuola Ceci, in Via Faleria. Visibilmente provate dal caldo e dalla più che comprensibile tensione, le ragazze non si sbilanciano troppo sull’esito della prova.
La scuola Ceci di Ascoli, che per la maturità 2022 ospiterà i ragazzi del Liceo economico sociale
«Ho scelto la traccia dedicata ai social media – racconta Lucrezia Calvaresi – spero sia andata a bene». «Ho puntato sullo stesso argomento – le fa eco Chiara Lupi -. Le proposte erano tante ma mi sono subito buttata sul tema d’attualità. Le tracce della tipologia B, invece, le ho lette solo velocemente».
Archiviata la prima prova, il pensiero va subito al secondo scoglio in programma nella mattinata di domani, giovedì 23 giugno, con la prova dedicata alle materie di indirizzo. Le ragazze si interrogano l’un l’altra sul grado di preparazione in economia, confortandosi a vicenda e scaricando l’incombenza della foto di rito ai ragazzi che sarebbero usciti di li a poco.
Detto, fatto. Qualche minuto più tardi le porte del vicino Liceo Scientifico si spalancano per far uscire un nutrito gruppetto di ragazzi, pronti ad affrontare il post-esame con il sorriso sulle labbra. Quelle di attualità, nel pieno rispetto dei pronostici degli ultimi giorni, risultano di gran lunga le tracce più gettonate, ma c’è anche chi non disdegna l’analisi del testo della novella verghiana.
«È andata bene, tutto sommato la prova è stata abbastanza semplice: l’ampia scelta delle tracce ci ha sicuramente facilitato il compito» afferma Simone Manari, facendosi portavoce di un pensiero condiviso da tutto il gruppo. Anche in questo caso, c’è chi si confronta con gli amici di sempre sul testo appena consegnato e chi guarda già al futuro, che in questo caso è rappresentato dallo scritto di matematica di domani, elaborato – a differenza di qualche anno fa – direttamente dai docenti.
«Sarà un po’ come fare un compito in classe» dice Giorgio Di Matteo. Con un po’ di ansia e paura in più, ma in fondo ci siamo passati tutti. Altrimenti che notte prima degli esami sarebbe?
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati